È stato arrestato dalla Squadra Mobile di Parma F.L., nato a Parma nel ‘93 per i reati di maltrattamenti in famiglia, lesioni personali ed estorsione.
Le indagini, coordinate dalla Procura della repubblica presso il Tribunale di Parma, sono scattate quando nel giugno appena trascorso il padre del 26enne, dopo l’ennesimo episodio di violenza subita, ha formalizzato presso gli uffici della Questura di Parma una denuncia/querela nei confronti del proprio figlio.
Nella denuncia il padre ha dichiarato che, il 18 giugno, mentre si trovava insieme al figlio, disoccupato e da dieci annitossicodipendente, quest’ultimo ha iniziato a pretendere del denaro per poter acquistare della sostanza stupefacente.
Alla richiesta del denaro l’uomo si è rifiutato e ne è scaturita un’animata discussione seguita da una colluttazione, che si è conclusa con un pugno scagliato dal figlio sul suo occhio destro.
A seguito del colpo ricevuto, benché dolorante, il denunciante ha raggiunto con il figlio l’abitazione di residenza ove il ragazzo ha iniziato una discussione con la propria madre per ottenere del denaro contante.
La donna visto il fare minaccioso del figlio e notata la ferita che il marito presentava al volto, ha deciso di consegnare al figlio la somma di 40 euro. Il giorno successivo, a causa del perdurare del dolore all’occhio destro, il genitore dell’arrestato ha deciso di recarsi presso l’ospedale cittadino ove, dopo le cure del caso, è stato dimesso con la diagnosi “Ecchimosi palpebrale, ematoma periorbitorio, bulbo in quiete” con una prognosi di giorni 10 s.c.
È solo l’ultimo episodio di una serie di condotte violente tenute dal giovane nei confronti dei suoi genitori che hanno registrato nell’ultimo mese due episodi ai danni della madre (una prima volta è stata colpita al volto con un violento schiaffo e la seconda volta è stata afferrata al collo), da fine marzo 2019, ai danni del padre 3 episodi con pugni al volto del proprio genitore.
Giova evidenziare infine che già nell’agosto 2014 il 26enne è stato oggetto di un’ordinanza di custodia cautelare in carcere a seguito di una denuncia presentata dalla madre per le medesime condotte aggressive e violente.
