Il Gruppo Rondoni Italia comunica che sono state installati nidi e attuate altre misure per aiutare rondini e rondoni a nidificare a Parma. Lo comunica il gruppo stesso con una nota.
“Parma sta divenendo una delle città leader per la tutela delle specie animali utili alla salute umana. Rondini e rondoni catturano migliaia di zanzare e mosche e si sa che sono questi insetti i vettori di molte malattie pericolose per l’uomo. Pertanto nella città emiliana sono state messe in atto misure per aiutare la nidificazione dei rondoni.
Una specie questa che vive in volo e solo quando deve riprodursicerca unforo nei muri delle città dove penetrare e costruire un piccolo nido di piume e saliva e allevare i pulcini. Il problema è che i fori nei muri vengono chiusiperla lotta ai colombi. A Parma si comincia a fare diversamente. Durante i restauri le buche pontaie non vengono chiuse completamente ma solo parzialmente in modo che i piccioni non vi possano entrare ma i rondoni sì. La Soprintendenza di Parma tramite Paola Madoni ha perfettamente capito la situazione e agevola i restauri ecocompatibili. Esempio per tutti, oltre a quello dell’Ospedale Vecchio voluto dal Comune, è oggi il restauro della Chiesa di San Francesco nel centro storico della città dove tutte le buche pontaie della facciata saranno restaurate secondo il nuovo criterio ecologico salva rondoni.
“Ma c’è di più – sottolinea ancora il Gruppo -. Durante i lavori di restauro quando i ponteggi coprono le facciate con i preziosi fori, il geometra Saverio Borrini, referente del Comitato tecnico che gestisce i restauri, ha fatto montare 14 nidi artificiali in legno a due aperture-nido, donati per l’occasione dal Cisniar (Centro italiano nidi artificiali) di Vignola”
