D’Aversa: “Rimaneggiati, ma non è un alibi. Dobbiamo ritrovare la fame e l’attenzione del girone d’andata”

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Ha l’organico ridotto all’osso dagli infortuni, ma non cerca attenuanti, Roberto D’Aversa. Che sui paragoni con Ancelotti sorride “magari fare la sua carriera” e velatamente, ma nemmeno troppo, ammette che forse ai suoi nelle ultime uscite è mancata quell’attenzione e quella cattiveria, quella fame, del girone d’andata.

Come se 29 punti fossero “comodi”, e quello che il tecnico chiede ad un gruppo rimaneggiato è di ritrovare quella fame e quella voglia e quella capacità di non prendere gol, di fare risultato, di soffrire, proprio contro il Napoli, che all’andata costrinse i crociati a una delle peggiori prestazioni stagionali.

“C’è qualche problema fisico, numericamente abbiamo qualche difficoltà soprattutto nel reparto difensivo: oltre a Dimarco e Sierralta, in settimana si è fermato anche Bastoni; inoltre ha subìto uno stop anche Ceravolo. Bisogna però pensare in maniera positiva senza cercare alibi, avremo in campo giocatori che vorranno dimostrare il proprio valore” – spiega il tecnico.

L’andata? Se ragioniamo sull’arco dell’intero campionato, quella è stata una delle poche partite sbagliate da noi come atteggiamento, domani vogliamo invece avere l’atteggiamento che ci ha portato a fare risultati importanti. Di fronte abbiamo una squadra come il Napoli che non è una nostra competitor, noi dovremo affrontarla con una delle nostre qualità migliori che è appunto l’atteggiamento e sono proprio queste le gare che ti servono per creare quella mentalità che ti permette di affrontare qualunque squadra, per cercare di portare a casa il risultato. Il Napoli è una squadra forte dal punto di vista del palleggio, ha qualità importanti e non dobbiamo farci influenzare dal risultato delle ultime due loro gare: meritavano di vincerle entrambe avendo costruito molte occasioni. Non troveremo una squadra in difficoltà, lo ha dimostrato anche in Coppa e pur avendo giocato in settimana hanno la possibilità di cambiare più giocatori”.

“All’andata era stata criticata un po’ troppo la prestazione dei miei ragazzi, considerando come seconde linee quelle del Napoli, che invece si stanno rivelando molto forti, come Ruiz. Sarà una gara difficile, ma renderla meno tale sarà importante da parte nostra affrontarla con aggressività, compatti, con spirito di sacrifico: con quelle qualità che ci hanno contraddistinto nel girone d’andata. Come atteggiamento ai miei ragazzi non posso rimproverare nulla, eccetto quella gara al San Paolo e il secondo tempo a Bologna contro la Spal; sebbene ripensando a Cagliari ci vuole qualcosa in più per portare a casa un risultato quando si è in vantaggio”.

Che Napoli mi aspetto? Non deluso, cercheranno di fare risultato pieno perchè ancora nulla per loro è precluso, Ancelotti ha un’esperienza tale per cui non verranno a giocare in maniera remissiva o delusa.Lo scorso anno non vinsero lo scudetto quando sembrava potessero farcela, nel calcio finchè c’è possibilità di farcela bisogna crederci e mai bisogna sentirsi appagati”.

“Al momento i dati dicono che abbiamo migliorato la vena realizzativa ma abbiamo concesso un po’ troppo, questo aspetto va migliorato con il lavoro sull’aspetto difensivo e sulla compattezza; dipende molto dalla volontà di portare a casa il risultato, spesso e volentieri subiamo gol che un mese fa non avremmo mai preso. Incosciamente la posizione di classifica può averci fatto tralasciare qualcosa, ma l’errore più grande che possiamo fare è pensare di aver raggiunto l’obiettivo quando intravedi il traguardo. Dobbiamo migliorare sul lavoro settimanale, focalizzandoci su certi gol presi; ma soprattutto ritrovare quell’atteggiamento che ti consente di non subire gol a tutti i costi: alla squadra ho riportato l’esempio di Genova, quando a fine gara avevamo due giocatori incerottati. Quello deve essere il nostro dna, che ha fatto la differenza nel girone d’andata”.

“La bellezza del gioco può essere soggettiva, in questo mondo la prima cosa importante è ottenere risultati da questo punto di vista non penso di aver fatto male qui. L’importante però è che si dimostri affetto e sostegno nei confronti dei ragazzi. Ricordiamoci che il nostro obiettivo è la salvezza, quest’anno ad oggi bisogna essere soddisfatti di quello che stanno facendo i giocatori. In casa abbiamo perso contro squadre come Inter e Lazio, cioè costruite per vincere”.

I gol subiti nella ripresa? Il livello di tensione può diminuire durante una partita, ma dobbiamo essere bravi a restare concentrati nelle difficoltà. Contro l’Inter abbiamo subito gol in ripartenza, in casa, dopo una gara rimasta per gran parte in equilibrio: non ci si può permettere di concederlo, così come non è stata l’unica ripartenza in campo aperto dei nerazzurri. Così come non ci possiamo permettere di subire un gol come il primo a Cagliari con una punizione centrale e perdendo il duello personale. A volte poi c’è il merito della squadra avversaria, noi dobbiamo eliminare il demerito di concedere qualcosa agli avversari”.

“La Champions? Non è vero che l’Atletico Madrid gioca male, ha fatto una grandissima partita sfruttando le caratteristiche dei propri giocatori e la mentalità del proprio allenatore. Per quanto riguarda noi, dobbiamo portare a casa il risultato, poi si può farlo con il possesso palla ma facendolo nella tua metà campo sei più soggetto al rischio di recupero palla da parte degli avversari, quindi in questo momento un possesso di questo tipo per me non è efficace; giocare subito in verticale non significa essere meno belli, a me interessa l’efficacia“.

“Se vediamo la gara di Firenze il Napoli avrebbe meritato la vittoria; poi chiaro che conta anche il fattore campo, al San Paolo il pubblico spinge molto. L’assetto tattico loro prevede un 4-4-2, dove in fase di costruzione i terzini spingono molto e accentrano Zielinski sulla trequarti, mentre nel girone d’andata spesso hanno usato anche Ruiz a venire in dentro. Sono bravi a curare a curare dunque l’ampiezza, nella trequarti ma anche negli spazi stretti, non ti danno punti di riferimento e hanno qualità importanti anche nel palleggio, che non è affatto sterile. Il vice Inglese? Schiappacasse si è presentato bene, anche se la condizione fisica non è ottimale dopo aver giocato il Sudamericano. Gervinho ha già fatto quel ruolo, c’è disponibile anche Siligardi”.

“Dobbiamo ragionare da squadra. Certo vorremmo che alcuni singoli ci facessero vincere tutte le gare, ma può starci la prestazione meno buona nell’arco di un campionato, mi preme di più l’atteggiamento generale. Sotto l’aspetto dell’attenzione in allenamento ci sono ragazzi di spessore come Bruno Alves, Gagliolo, Sepe, Gervinho, Inglese, che possono tenere alta l’attenzione, poi a volte si pagano le situazioni, il non poter dare riposo a qualcuno influisce. L’atteggiamento ci deve essere sempre, ognuno deve andare alla ricerca di stimoli sempre, arrivare in Nazionale non deve essere un punto d’arrivo, ma spunto per voler migliorare ancora. Le inseguitrici? Noi dobbiamo ragionare sul nostro obiettivo, pensando a noi stessi e a fare punti”.

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