Cinque anni di minacce e maltrattamenti, botte e tensioni continue all’interno dell’appartamento in cui, nel 2010, aveva deciso di andare a convivere.
Lui, un uomo all’epoca 46enne, una vita tra i bar di Compiano come avventore.
Lei 66 anni, e la noia che diventa solitudine: una storia iniziata nel 2005, nel 2010 la scelta di convivere.
Nel 2015 la donna ha trovato il coraggio di denunciare il convivente e di spiegare ai carabinieri tutto quello che accadeva in casa: violenza fisica e psicologica,minacce di morte.
“Ti ammazzo, ti tolgo dalla vita” le aveva detto in un occasione, gettando anche le sue cose dalla finestra.
I problemi con l’alcool via via più gravi, le violenze anche: alzava le mani quando era ubriaco o solo quando voleva denaro.
L’eposodio clou, al rifiuto della donna di dargli altro denaro, per bere: l’uomo a quel puntó un coltello alla gola della 59enne le spezzò un dito.
La donna, che si recò al Pronto Soccorso, decise di raccontare tutto dopo un mese e mezzo da quell’episodio di violenza. L’uomo è stato condannato a un anno e sei mesi per maltrattamenti e lesioni aggravate.