Parma, Pazzini se Calaiò se ne va. Si lavora sul mercato in uscita

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VERONA, ITALY - DECEMBER 30: Giampaolo Pazzini of Hellas Verona FC celebrates the opening goal during the Serie B match between Hellas Verona FC and AC Cesena at Stadio Marc'Antonio Bentegodi on December 30, 2016 in Verona, Italy. (Photo by Valerio Pennicino/Getty Images)

Sono le ultime 36 ore di mercato, quelle dei grandi colpi, delle percentuali che non si possono azzardare, delle geografie d’attacco che cambiano all’improvviso, dei colpi da 90 tutti rigorosamente a trazione anteriore.

Il Parma e’ lì. Osserva, attende, agisce. Una punta? Dipenderà da cosa farà Calaiò. Un centrocampista? Forse.

Capitolo acquisti – Lunedì al Parma è stato proposto Giampaolo Pazzini, che ha rifiutato Levante ed altre destinazioni.

L’attaccante, che non rientra più nei piani del Verona, relegato in panchina e con la Primavera, potrebbe essere un ottimo innesto per la corsa alla Serie A. Potrebbe, ma che impatto avrebbe sugli equilibri della squadra? E sarebbe disposto ad essere il “vice Ceravolo”?

Calaiò – Palermo – Un ruolo che Calaiò rivestirebbe senza troppe storie. Il punto interrogativo legato all’attaccante riguarda il Palermo, squadra della sua città, che lo tenta con un biennale e mezzo più un futuro da dirigente. Lui sarebbe invogliato, ma non ha fretta di lasciare Parma, dove sta bene e rimarrebbe volentieri.

Solo la sua scelta di andare, libererebbe il posto per Pazzini.

Capitolo centrocampo – I tifosi sognano Fossati, ma, ammesso sia arrivabile, prima deve “liberarsi la casella”.

Casella che porta il nome di Barillà, che pare un po’ a corto di benzina ma a Parma sta bene e non ha alcuna smania di andarsene, ha un ingaggio importante che la società in parte dovrebbe sobbarcarsi. Qualcuno ha tentato l’avvicinamento, ma le trattative sono sempre sfumate.

Capitolo cessioni – Frediani, Baraye, Siligardi i nomi in uscita. Se il primo ha un discreto mercato in C, e facilmente troverà un prestito seppur con l’ingaggio parzialmente a carico della società ducale, e’ più complicata la posizione del secondo, che non pare intenzionato ad andare.

A Parma si sta bene, ambiente e società sane, stipendi regolari, ingaggi pesanti, tifosi civili. Nessuno ha voglia di andarsene, ne ha fretta. Vale per Baraye, come per lo stesso Siligardi che piace al Brescia ma probabilmente non ci andrà. Perché pagarli per poi giocarci contro, anche no. Meglio i problemi di abbondanza, soprattutto se giocano bene come sabato.

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