Morte di Alessandro Petrillo: la Procura apre un’inchiesta. Ausl spiega la sequenza degli eventi

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La Procura ha aperto un fascicolo d’indagine sulla morte di Alessandro Petrillo, il 33enne  dipendente del Fidenza Village, sposato con una bimba di 4 mesi, deceduto all’ospedale di Vaio dopo un calvario di due mesi iniziato in seguito a una normale operazione all’apparato digerente.

I Carabinieri hanno disposto il sequestro della cartella clinica del paziente, dopo la denuncia della famiglia la Procura ha aperto un’inchiesta: le prime risposte potrebbero arrivare dall’autopsia.

Tragedia o errore umano? Su questo si indaga.

Intanto l’Ausl fornisce la “sequenza” degli eventi: il paziente, spiega l’Ausl in una nota, si presentò il 5 settembre con sintomi da patologia cronica gastroduodenale di natura benigna” e in quell’occasione fu programmata un’indagine strumentale per il giorno seguente e disposta la dimissione dal pronto soccorso. L’esito dell’esame portò al ricovero in Chirurgia, il 6 ottobre. Dopo ulteriori accertamenti, il paziente fu sottoposto a un primo intervento chirurgico il 15 ottobre e nei giorni seguenti “la comparsa di inattese complicanze durante la degenza, prima in Chirurgia e poi in Rianimazione, ha reso necessaria una serie di interventi chirurgici di differente invasività e complessità, nonostante i quali la permanente criticità delle condizioni di salute dell’assistito ha portato al suo decesso, nella mattina del 31 ottobre”.

L’Ausl conferma infine che nell’ultimo periodo di degenza, su proposta della famiglia, l’unità operativa di Chirurgia si è avvalsa della consulenza di un professionista esterno.

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