Nella giornata di venerdì 13 ottobre è andato in scena uno sciopero nazionale per gli studenti che prendono o hanno preso parte al progetto di alternanza scuola-lavoro.
I motivi di tale evento sono racchiusi nel pensiero di Francesca Picci, Coordinatrice nazionale dell’Unione degli studenti: “Abbiamo convocato il primo sciopero dell’alternanza scuola lavoro. Chiediamo al ministero dell’Istruzione che fine abbia fatto lo statuto delle studentesse e degli studenti in alternanza scuola- lavoro e il codice etico per le aziende? Siamo stanchi di aspettare! Come studenti viviamo sulla nostra pelle i disagi di questo modello di alternanza scuola- lavoro, noi siamo studenti, non merce nelle mani delle aziende”.
Gli scioperi, in 70 città italiane. Nel maggio 2017, un’indagine pubblicata dall’Unione degli Studenti, sulla base di interviste il 57% degli studenti ha dichiarato di non svolgere un’attività conforme al proprio percorso di studi, mentre sui 15.000 un altro 40% ha riscontrato una violazione diretta dei diritti minimi sanciti nella circolare di chiarimento del Ministero dell’Istruzione.
Nella giornata dello sciopero, emerge un grave episodio verificatosi a Parma, dove uno studente avrebbe dovuto trasportare ombrelloni della sua azienda sotto il sole per tutta una giornata.
