Via Spezia: Anas finanzierà l’ampliamento tra Parma e Collecchio

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Anas finanzierà l’ampliamento di via Spezia da Parma a Collecchio e per accelerare le procedure necessarie sarà firmato un accordo che oltre alla società statale coinvolge la Provincia di Parma e i Comuni di Parma e di Collecchio.

Il nuovo accordo è frutto di una precedente intesa firmata diversi anni fa, nel 2004, che portò alla redazione di un progetto per i lavori realizzato dalla Provincia di Parma fino alla fase esecutiva, già sottoposto a procedura di verifica di assoggettabilità a V.I.A.. Ma quel progetto è rimasto fermo, perché mancavano i soldi: la Regione non lo aveva finanziato perché i benefici ambientali attesi sono scarsi, visto che non aiuterà a far calare il traffico.

Passati alcuni anni, Anas ha ritirato fuori il progetto dal cassetto e questa volta “l’ampliamento della Strada Statale 62 “della Cisa” dal Centro Abitato di Parma al Centro Abitato di Collecchio” è stato inserito nel nuovo piano investimenti 2016-2020 come potenzialmente appaltabile già entro l’anno 2017. In realtà, Anas era disposta a mettere i soldi necessari già con le risorse della pianificazione quinquennale 2007-2011, ma gli enti locali all’epoca non erano stati svelti a cogliere l’occasione.

Per bandire l’appalto, ora sussiste la necessità di aggiornare le fasi della progettazione definitiva ed esecutiva. Se ne occuperà sempre la Provincia di Parma, entro tre mesi. Anas pagherà anche l’aggiornamento del progetto con 160mila euro. A disegni rifatti, si saprà il costo dei lavori.

Via Spezia è oggi la direttrice più critica in ingresso alla città, spesso congestionata dalle troppe auto. In particolare, il cantiere interesserà il tratto stradale interno alla cerchia della tangenziale in città, 1,8 km stressati da tanti insediamenti produttivi e commerciali. Fuori dalla tangenziale, si prevede un ampliamento della sede stradale, l’aggiunta di una pista ciclopedonale e alcune rotonde. Il progetto parla di riqualificazione e il risezionamento dell’asse stradale per aumentarne la capacità; poi di messa in sicurezza di intersezioni critiche mediante la realizzazione di due rotatorie all’uscita di via Bergonzi e allo sbocco di strada Lemignano e infine “a favore dell’utenza debole” la realizzazione di percorsi dedicati.

 

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