Elezioni- Alfieri: “Tari, a Parma evasa per 13,5 milioni. Quanti cassonetti con quei soldi?”

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“Cresce la raccolta differenziata ma per molti è gratis, ogni anno, il 4% dei cittadini non paga la Tari, la tassa sui rifiuti, sottraendo dalle casse comunali, circa 2 milioni di euro. Sembra che il Comune di Parma abbia accumulato un credito verso i cittadini di 13,5 milioni e che il prezzo dell’evasione venga in parte ribaltato nella bolletta dai cittadini virtuosi, che già pagano le tasse. Evidentemente la macchina comunale non funziona a dovere e invece, avere una struttura efficiente, permetterebbe maggiore disponibilità di fondi da reinvestire. Sarebbe poi di grande aiuto, evidentemente, mettere in piedi strumenti concreti per la lotta all’evasione e all’elusione. Le regole vanno rispettate e le tasse pagate da tutti”.

Esordisce così Luigi Alfieri, candidato sindaco della lista civica Alfieri per Parma che aggiunge: “Un impianto per lo smaltimento dei rifiuti interrato, capace di contenere materiale quanto 30 cassonetti, costa 200.000 euro quindi, con i soldi dell’evasione della Tari, se ne potrebbero impiantare 10 all’anno”.

“Noi partiamo dal concetto che l’ambiente va tutelato e dalla differenziata non si può prescindere però c’è modo e modo di attuarla. Basterebbe usare un po’ di buon senso: se il porta a porta può essere una soluzione per le frazioni e le periferie per una ragione di maggiore disponibilità di spazi in cui stoccare i rifiuti, certamente non si può pensare di proporlo per il centro storico e per la zona monumentale in particolare. È vero che la quota di differenziata ha raggiunto un livello importante, ma a quale prezzo?

E, dal punto di vista ‘qualitativo’, è evidente a tutti il risultato del porta a porta di Pizzarotti: i parmigiani non tollerano più di vedere le strade e le piazze piene di sacchetti della spazzatura” – sostiene Alfieri.

“I sistemi interrati abbattono gli odori fastidiosi, permettono agli utenti di liberarsi dei rifiuti quando vogliono ed evitano di richiamare animali in cerca di cibo. Così come evitano il continuo transito dei camioncini per la raccolta che, a motore acceso, percorrono i borghi lentamente per permettere agli operatori di raccogliere i sacchi e i bidoncini e svuotarli. Un metodo dispendioso e decisamente inquinante.

Le isole interrate permettono di fare una sola fermata e solo quando il cassonetto è pieno di rifiuti precompattati: immaginate quanti stop per la raccolta della plastica si possono evitare? Forse, invece di guardare ai modelli americani che piacciono tanto all’attuale giunta, sarebbe meglio osservare cosa succede vicino a casa: se gli amministratori di città come Verona, Pisa, Firenze o la vicina Bologna, conosciute nel mondo per la loro bellezza, hanno scelto questa strada sono ancora più sicuro che possa essere la soluzione giusta anche per Parma”.

“Se sarò sindaco – conclude il candidato – ribadisco che i sacchetti di spazzatura spariranno dalle strade”.

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