Non è bastato restringerlo ai domiciliari per calmare le ossessioni di un marito geloso. Così lui, operaio siciliano da lungo tempo residente in città, ha continuato a perseguitare la ex al telefono e via web. Fino a finire in carcere.
Un matrimonio lungo, due figli minori: 40enni entrambi, siciliani in città da sempre, una coppia come tante. Ma negli anni la gelosia dell’uomo è diventata ossessione, un paio di volte la moglie è finita al pronto soccorso dopo aver subito percosse e botte davanti ai figli, sempre condite da insulti e rosari di offese.
Dopo l’ultima scaramuccia, la denuncia della donna ai Carabinieri: così l’uomo è finito ai domiciliari, ovviamente allontanato dalla moglie. Ma lui non ha smesso di tormentarla, una persecuzione via mail, whatts app e messaggi. A nulla è valso “bloccare” il numero dell’uomo, chiamava con anonimo.
Fino al punto di rendere la donna un fascio di nervi: ad aprile, l’ultimo episodio. L’uomo si è recato a casa della donna, violando i domicliari, ingiuriandola dal citofono. A seguito della denuncia, martedì l’uomo è stato arrestato e condotto in Via Burla.
