Pestarono 30enne parmigiano in via Cairoli, la Polizia sgomina una banda di minorenni

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Un 30enne parmigiano picchiato a sangue da un gruppo di giovanissimi in centro a Parma. Un’aggressione senza motivo da parte di quattro ragazzi ancora minorenni che lo avrebbero fatto soltanto per gioco. Ma il gioco è finito male perché adesso sono finiti tutti nei guai con la giustizia per rapina aggravata e lesioni personali. La Squadra mobile ha individuato 4 giovanissimi – due parmigiani e 2 stranieri – ritenuti responsabili del pestaggio, incastrati dalle telecamere di videosorveglianza e riconosciute dalla vittima che dopo l’aggressione è finita al pronto soccorso per ferite e contusioni guaribili in 10 giorni (leggi).

Alla Squadra mobile il 30enne parmigiano ha poi raccontato che – verso le 16 del 20 gennaio scorso – mentre stava camminando in direzione Battistero per recarsi in via Repubblica provenendo da piazzale Salvo D’acquisto, aveva incrociato quattro ragazzi i quali, dopo averlo superato, iniziavano a lanciargli sulle spalle dei biscotti, additandolo e ridacchiando. Indispettito dal gesto, lui aveva chiesto spiegazioni e uno dei ragazzi ha continuato a lanciargli addosso i biscotti, seguito dagli altri tre.

Il 30enne ha cercato di allontanarsi, mentre l’aggressore più vicino gli urlava “ah bravo, scappa a nasconderti, scappa via”. Nei pressi di via Cairoli la banda è ricomparsa, ancora più aggressiva. Il primo dei quattro ragazzi gli si è parato contro dicendo “ohh, guardate chi c’è! ancora lui, adesso ci divertiamo”, mentre gli altri si sono portati alle spalle della vittima. Una volta circondato, l’uomo è stato attaccato dai tre che aveva alle spalle e buttato a terra. Poi i ragazzi lo hanno colpito con calci al fianco e alle gambe e lo hanno schiaffeggiato, rompendo gli occhiali e l’apparecchio acustico del 30enne. Solo l’intervento di un automobilista di passaggio e di una donna richiamata dal trambusto ha interrotto l’azione violenta. Ma i ragazzi sono fuggiti portandosi via una confezione di cavetti per cellulare che l’uomo aveva appena acquistato.

Il primo ad essere intercettato è stato un 16enne nigeriano residente a Parma che, alla presenza del padre, ha ammesso le proprie responsabilità e ha fatto i nomi degli amici che erano con lui quel pomeriggio. Il 16enne è stato intercettato poco dopo il fatto in piazzale della Pace dagli agenti della Squadra mobile impegnati in servizi di pattugliamento nelle vie del centro e nei luoghi di ritrovo di adolescenti. In Questura ha ammesso di aver sferrato calci all’uomo a terra, ma di averlo fatto solo per aiutare l’amico che era stato coinvolto nella colluttazione. A suo dire, però, i cavi erano stati portati via solo dagli amici: lui non c’entrava. In seguito all’interrogatorio sono stati poi identificati un 17enne e un 15enne italiani e un 17enne originario dell’Ecuador, tutti residenti a Parma. I quattro sono stati riconosciuti dal 30enne aggredito e sono stati deferiti alla Procura dei Minori di Bologna con le accuse di rapina aggravata e lesioni personali.

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