Parte domani, mercoledì 15 marzo, in occasione della Giornata Nazionale del fiocchetto Lilla, la prima edizione del corso di cucina dedicato ai disturbi alimentari, sostenuto da Azienda Ospedaliero-Universitaria di Parma e Alma, la Scuola internazionale di cucina italiana, con il contributo di Fondazione Cariparma.
Nello splendido contesto della Reggia di Colorno otto lezioni di educazione e di pratica alimentare che vedranno la presenza di circa una ventina di pazienti seguite dalle strutture dell’Ospedale Maggiore. La cucina creativa intesa come giusto strumento per avvicinare gli alimenti da un altro punto di vista sensoriale stimolando la fantasia visiva, olfattiva e gustativa. Il corso è stato ideato e sviluppato da Giuseppe Finzi, direttore del Day Hospital dipartimentale di area medica dell’Azienda Ospedaliero-Universitaria di Parma e dallo chef Matteo Berti, direttore didattico di Alma. “Abbiamo pensato – spiega Finzi – che a pazienti che vivono un conflitto con il cibo, percepito come nemico da respingere, un approccio non alimentare, ma creativo, potesse rappresentare una via nuova di rapportarsi agli alimenti, stimolando anche, con la realizzazione di un piatto, il senso di autostima”.
Nell’Azienda Ospedaliero-Universitaria di Parma, oltre al Day Hospital del Dipartimento di Area Medica, è attivo all’interno della Clinica e Terapia Medica, diretta da Riccardo Volpi, un apposito percorso di cura per pazienti anoressici che necessitano di cure intensive. “Nella nostra struttura – spiega il prof. Volpi – arrivano pazienti, affetti da disturbi del comportamento alimentare in grave deperimento organico, sotto i 30-35 kg di peso, e per un periodo limitato di tempo vengono sottoposti a nutrizione artificiale assistita per il riequilibrio calorico e alla cura dei severi disordini elettrolitici che spesso accompagnano la manifestazione clinica, e che sono minacciosi per la vita”.
