Settantamilaottocento euro: tanto era la cifra ingiunta a un imprenditore parmigiano del mattone in difficoltà dai legali di Banca Monte.
55.800 euro di debito sul conto societario, 15mila su quello privato dell’imprenditore: che non si è perso d’animo, e ha avviato una battaglia legale contro Banca Monte, oggi Banca Intesa.
Dopo una battaglia durata 5 anni, in cui l’imprenditore contestava interessi usurari e anatocistici (interessi calcolati sul capitale iniziale più gli interessi stessi), il Tribunale, come riporta la Gazzetta di Parma, gli ha dato ragione.
L’istituto di credito, salvo non ricorra in appello, dovrà restituire all’uomo oltre 148mila euro per aver applicato interessi “usurari” per molti mesi, e per una capitalizzazione trimestrale unilaterale illegittima degli interessi anatocistici, oltre ad accollarsi le spese processuali.
L’imprenditore, dal canto suo, dovrà all’Istituto poco più di 15mila euro, calcolati dal giudice come differenza tra il debito dovuto dall’imprenditore e il credito vantabile.
