Fermate due ladre 20enni: incinta di 9 mesi rischia il parto davanti ai Carabinieri

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Insolite ladre. Nessuno si aspetterebbe che una donna incinta di 9 mesi possa correre a per di fiato per 5 piani di scale per scappare da un Carabiniere in borghese, ma questa è la scena che si è presentata davanti ai condomini di uno stabile in borgo Ronchini lo scorso sabato sera.

Il militare fuori servizio passeggia in via Cavour quando nota due giovanissime ragazze, appena 20enni, che escono da un condominio seguite da un residente. Forse dai gesti o dalle espressioni delle donne il militare capisce che le due, lì, non ci sono proprio per caso. Decide di seguirle a piedi per un centinaio di metri quando le vede entrare in un altro stabile. I sospetti che queste potessero essere delle scassinatrici di appartamenti pare ora fondato e dopo aver chiamato i rinforzi dell’Aliquota della Radiomobile tenta di fermarle. Le donne appena scorto il pericolo si danno alla fuga su per le scale del condominio per niente ostacolate dal pancione. Sì perché anche la seconda ragazza è incinta, di appena 4 mesi.

Arrivate all’ultimo piano sono in trappola e i Carabinieri le perquisiscono. Addosso cacciaviti e oggetti atti allo scasso avvolti in un calzino, oltre a un paio di orecchini e un braccialetto di bigiotteria firmata probabile provento di furto in un negozio. Appena fermate la donna in avanzato stato di gravidanza prova un malore per lo sforzo della corsa – o forse solo un tentativo di impietosire i militari – che costringe le forze dell’ordine ad accompagnarla subito all’ospedale sventando così anche un probabile parto impreparato.

Accompagnate in caserma le donne sono risultate essere entrambe di origine nomade, di 20 anni, una nata a Torino l’altra a Napoli, senza residenza e con precedenti per reati contro il patrimonio. Una delle due ha infatti tre provvedimenti cautelari pendenti per un furto a Venezia e due a Padova. A Padova la donna è accusata di aver sottratto 30 mila euro dall’appartamento di due anziani mentre per il reato a Venezia deve scontare 1 anno e 10 giorni. Anche il giudice della cittadina veneta ha determinato che per lei, come i Carabinieri di Parma hanno visto con i loro stessi occhi, lo stato di gravidanza non costituisce impedimento al commettere reati.

Le due sono state quindi denunciate a piede libero per violazione di domicilio e possesso di grimaldelli e oggetti atti allo scasso. La giovane con provvedimenti pendenti è stata poi accompagnata al carcere femminile di Modena dove dovrà scontare la pena imposta.

 

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