Scavone e Cap. Lucarelli (che firma la storia): a Lumezzane il Parma soffre ma vola

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di Francesca Devincenzi

Un passo indietro sul piano del gioco, uno avanti su quello della cattiveria e della determinazione. Il Parma chiude l’anno solare come l’aveva iniziato: vincendo seppur con un po di sofferenza. 

In vantaggio dopo pochi istanti con Scavone, i ducali, perso Baraye, hanno smarrito anche il collante tra attacco e centrocampo, andando in apnea per 50 minuti buoni, soffrendo e attendendo, seppur non lasciando a taccuino grossi pericoli per Zommers. Poi, dopo la presumibile doccia di grinta e umiltà di D’Aversa, sono tornati in campo più convinti, trovato il raddoppio targato Lucarelli. Per il capitano primo gol in stagione, primo in serie C, sigillo sulla carriera e sulla storia del Parma: marcatore in tutte le prime quattro categorie del calcio italiano (con la maglia ducale). (LEGGI LE SUE PAROLE AL TERMINE DELLA GARA)

Dopo il raddoppio, un paio di brividi e qualche occasione per dilagare. Ora venti giorni per lavorare, acquistare e vendere per limare le mancanze, riposarsi, recuperare qualche pedina.  Si torna in campo il 22 gennaio, contro il Santarcangelo, al Tardini.

PARTITA – E’ l’ultimissima del 2016, iniziato con in Parma che volava e culminato nella promozione. Dopo una fase di stanca, il Parma deve chiudere in bellezza dopo una volata iniziata con la vittoria nel derby.

D’Aversa non cambia nulla: solo panchina per Canini, in difesa confermato Saporetti con Lucarelli e Benassi. Scavone rimane al posto dell’infortunato Nocciolini, in attacco il tandem Baraye – Calaiò.

Il Lumezzane, difesa meno perforata del campionato, dodicesimo a 22 punti, non ha grosse velleità, se non chiudere serenamente l’annata. Parte fortissimo il Parma, accompagnato dal solito eccellente e caloroso numero di supporter, baciati da un sole primaverile.

Al quarto minuto è subito vantaggio: azione personale di Baraye che ruba palla alla difesa e mette in mezzo per Calaiò che tocca per Scavone, diagonale e Pasotti battuto. Gara in discesa per il Parma, ma nel passaggio si fa male Baraye, che resta a terra dolorante ed è costretto a lasciare il posto a Guazzo.

Il primo squillo dei padroni di casa arriva al 12esimo: Calamai calcia da fuori, è corner, ma la difesa ducale libera. Gli uomini di De Paola rimangono compatti e cercano di reagire allo svantaggio a freddo, ma gli uomini di D’Aversa sono ordinati, dietro.

Con l’uscita di Baraye il Parma rischia l’affanno, Guazzo, caratteristiche diverse e assente dai campi da un po, è meno mobile e non raccorda centrocampo e attacco. Così i ducali sono costretti ad attendere l’avversario cercando di sfruttare le ripartenza: al 20′ ancora Lume, rasoterra di Russini, Zommers costretto in angolo.

Al 31esimo il Parma rompe l’assalto continuo dei padroni di casa, Mazzocchi per Giorgino, divin palla per Guazzo per non capisce le intenzioni dei compagni e cerca un velo per Calaiò, restando immobile e sprecando una rete quasi fatta e permettendo al Lumezzane di tornare a spingere e prendersi un angolo.

Il possesso palla e il dominio del campo della squadra bresciana sono quasi imbarazzanti: a tenere a galla il Parma la lentezza e lo zelo dei padroni di casa, al tiro (sbilenco) solo in un paio d’occasioni da fuori area. D’Aversa guarda nervosamente il cronometro meditando probabilmente un intervallo di rivoluzione.

RIPRESA – Tornano in campo gli stessi 22 che lo avevano lasciato 15 minuti prima, mentre il sole sprofonda dietro le colline che incorniciano la valle, ma il Parma pare più grintoso.

Pronti, via e su un corner la palla spiove in area: per Guazzo è un’occasione d’oro, ma a tu per tu con Pasotti che sbaglia l’uscita..cicca la sfera. Così sono di nuovo i padroni di casa a cercare di schiacciare i ducali nella propria metà campo, aggressivi seppur pasticcioni.

Lucarelliiiiiiiii sotto la curva che grida c’è solo un capitano – Al nono della ripresa il Parma, dopo, praticamente, 50 minuti di sofferenza, impartisce una lezione da dizionario italiano, dimostrando il significato della parola “cinico”. Scavone si conquista una punizione, Corapi la taglia in mezzo, Lucarelli di testa insacca. Due a zero, curva in delirio, capitano sotto per un virtuale abbraccio, gara ancora più in discesa.

E sarebbe tutto più facile se un minuto dopo Guazzo non mancasse l’ennesimo aggancio in area….il Parma c’è, e manda squilli confortanti. Al 63′ ancora Corapi, punizione per Lucarelli che sforbiciai in rovesciata, murato in extremis da Tagliani.

65esimo: la chiameremo la maledizione di Guazzo – Che il numero 17 ducale non sia esattamente il miglior acquisto della storia crociata, non lo scopriamo noi, e non lo scopriamo oggi. Ma Al 65esimo il Principe, lanciato da Calaiò, in diagonale sfiora il palo a Pasotti battuto. Se non è una maledizione, sarà una macumba che fa sfilare fuori anche il tentativo, questa volta da sinistra, dopo un buono stop su suggerimento da centrocampo, al 70esimo.

Il resto, è accademia. Qualche cambio, falli tattici, stanchezza. Un paio di brividi su un palo di casa. Il sole che tra le valli lascia spazio alla nebbia è spettacolo della natura: quello del calcio è finito. Il Parma vola a 39, resta dietro al Pordenone che dilaga a Forlì in attesa dei risultati della sera, ma qualunque cosa dica la classifica il Parma sa di avere  moltissimo da dire nel rush – promozione.

TABELLINO

LUMEZZANE – PARMA 0 – 2 

Marcatori: 4′ Scavone, 54′ Lucarelli (P)

Lumezzane: Pasotti, Rapisarda, Tagliani, Sorbo, Bonomo, Arrigoni, Genevier, Calamai (59′ Leonetti) , Bacioterracino (66′ Varas) , Speziale, Russini. A disp: Fiory, Magnani, Allegra, Brusaca’, Gentile, Verde. All:De Paola

Parma: Zommers, Saporetti, Lucarelli, Benassi (65′ Canini), Mazzocchi, Scavone, Giorgino, Corapi, Nunzella, Baraye (10′ Guazzo), Calaiò (77′ Evacuo). A disp: Coric, Fall, Dodi, Ricci, Miglietta, Melandri, Mastaj, Simonetti, Messina. All: D’Aversa

Arbitro: Cipriani

Ammoniti: Benassi, Corapi (P), Varas (L)

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