D’Aversa: “E’ la gara della svolta, potessi giocherei anch’io”

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Un cortina di nebbia fittissima avvolge Parma, e si, il pensiero corre veloce alle 20,30 di un sera d’inverno in Pianura Padana, al pensiero che si, anzi no, il derby possa essere rinviato. A quando? Nel caso dovesse essere, sarebbe a gennaio, dopo la sosta, e la ripresa del 22 gennaio? O a un’assurdo mezzogiorno di martedì?

La speranza è che vinca il campo, e si giochi. La certezza è che il Parma è carico, carichissimo, prontissimo. Lo dice mister D’Aversa, con orgoglio, dopo l’allenamento al Tardini davanti a un migliaio di tifosi festanti, salutati dalla squadra.

“Sarà la partita della svolta, deve esserla” – dice il tecnico, senza pretattica alcuna. E su voglia e atmosfera: “Ne ho giocati tanti in carriera, Messina – Catania, Sampdoria – Genoa, Siena – Fiorentina, ma se potessi andrei in campo anch’io”.

Perché non è una partita come le altre, e non lo sarà mai. “Scenderemo in campo per una città intera, lo sappiamo. L’importante è che i giocatori di esperienza tengano alta la tensione di tutta la squadra, domenica sera in ritiro. concentrata, ma senza arrivare sgonfia alla partita per la troppa tensione. Ci saranno tremila tifosi al seguito, una carica importante, dobbiamo avere più fame dell’avversario senza avere ansia o smania”.

Poi, un occhio al modulo e uno all’infermeria. “Recuperiamo Benassi e Saporetti, rientrano dalla squalifica Calaiò e Lucarelli, prontissimo nonostante la febbre. Però non ci sarà Nocciolini, non penso ad adattarmi al modulo dell’avversario, ma a fare la nostra gara”.

Con un obiettivo, uno solo. Vincere per una città intera. E per raddrizzare una stagione che all’improvviso potrebbe diventare meravigliosa.

LA CONFERENZA STAMPA INTEGRALE – “Ho sensazioni positive dopo l’allenamento di oggi. Ci siamo allenati con il calore del pubblico. La presenza dei tifosi ci dà davvero tanto, carica fondamentale. E’ da quando sono arrivato a Parma che si parla di questa partita, del derby. A maggior ragione mi auguro che la squadra metta in campo la grinta giusta. Abbiamo la fortuna di avere giocatori abituati a queste situazioni. Giocatori d’esperienza. Siamo consapevoli che affrontiamo una gara difficile, con una squadra forte, allenata da un ottimo allenatore. Dovremo essere bravi a essere cattivi e lucidi al tempo stesso, perché il risultato di questa gara è troppo importante. Di derby da giocatore ne ho fatti diversi, da Messina-Catania a quello di Genova, a Siena-Fiorentina. Potendo, pagherei per giocare anche questo derby. La Reggiana gioca con un 4-3-1-2. Sapremo prendere le adeguate contromisure. Nell’impostare la gara prendo in considerazione sia gli avversari che le caratteristiche dei miei giocatori.

Nocciolini non è disponibile e Canini è squalificato, ma recuperiamo Benassi e Saporetti, oltre al rientro dalle squalifiche di Lucarelli e Calaiò. Il modulo, però, non è importante. E’ fondamentale l’atteggiamento. Le caratteristiche dei giocatori mi porteranno a fare certi ragionamenti sull’impostazione. Rispetto all’anno scorso, il Parma gioca in una categoria diversa, che va affrontata in maniera differente. Le difficoltà possono essere sorte anche da qui.

E’ una partita che ci può far svoltare. Sia perchè è il derby, sia per la classifica, che per l’aspetto mentale della squadra. Può dare una scossa positiva al nostro campionato. Può cambiare la nostra stagione. Davanti la Reggiana ha giocatori importanti, che potrebbero metterci in difficoltà. Mi preme una cosa: concretizzare quanto abbiamo provato in settimana, con la giusta intensità. Se lo facciamo, possiamo toglierci soddisfazioni. Poter lavorare interamente in settimana è stato positivo, per conoscerci meglio. Ho potuto trasmettere meglio alla squadra quanto voglio. Bisogna affrontare la partita come una gara che può cambiare la stagione. Dobbiamo essere onorati di rappresentare una società e una città intera. Il rischio più grosso è non essere lucidi, ma sono convinto che per quanto riguarda l’atteggiamento la squadra non verrà meno.

Dobbiamo essere più cattivi, più determinati e più volenterosi. Per la lucidità, non dobbiamo lasciarci trasportare dalla negatività dei momenti. Dobbiamo avere più fame degli avversari nel fare risultato e nel non subire gol. La chiave è proprio lì, nella fase difensiva. Se la svolgeremo con cattiveria e fame partecipandovi tutti, avremo lucidità e serenità negli sviluppi di gioco e riusciremo a sfruttare il nostro potenziale. Quando ci sono partite così importanti, bisogna essere bravi a non arrivare scarichi il giorno della gara. Difficile minimizzare l’importanza di questa partita, perché la passione che c’è è evidente”.

 

 

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