Le 4 cose da sapere prima di investire nei beni rifugio

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In periodi di crisi investire in beni rifugio rimane spesso una delle migliori scelte da fare. Infatti, un bene rifugio ha la caratteristica di mantenere un valore reale stabile quando vi è una certa instabilità dei prezzi nei mercati finanziari. Gli investimenti di questo tipo di norma sono sempre a lungo termine, e quasi mai di carattere speculativo.

Infatti, i beni rifugio sono caratterizzati da rendimenti reali prossimi allo zero, proprio perché sono beni che si acquistano proprio per “rifugiare” il proprio patrimonio da un periodo di instabilità finanziaria dei mercati.  I beni rifugio possono essere di tipo differente, come:

  • Beni immobili
  • Oro
  • Materie preziose come platino, argento o diamanti
  • Titoli di stato dei paesi economicamente più forti e stabili

Vediamo insieme dei consigli base su come investire nei beni rifugio, quando è il momento giusto per farlo, e quali sono i beni migliori da selezionare.

Selezionare il miglior bene rifugio

Se avete intenzione di investire nei beni rifugio, è molto importante decidere su quale tipo di bene volete investire. Non tutti i beni hanno gli stessi vantaggi, inoltre alcuni beni potrebbero risultare più “costosi” come forma di investimento. Perciò, la prima cosa da fare quando volete investire in beni rifugio è proprio definire il capitale che avete intenzione di investire.

Evitate di investire cifre troppo consistenti: scegliete di investire cifre che non metteranno a rischio la vostra stabilità economica nel lungo termine. Oltre a scegliere una cifra commisurata al proprio capitale totale disponibile, è bene anche diversificare il proprio investimento. Infatti, grazie alla diversificazione del proprio portafoglio di investimenti è possibile ridurre ulteriormente il rischio generale.

Per esempio, potete investire una parte del capitale su beni immobili, mentre tenere la restante per titoli di stato, oppure oro o altre materie preziosi come i diamanti. Sicuramente investire in beni immobili richiede cifre molto più consistenti di investimenti su i titoli di stato o materie preziose come oro o diamanti.

Investire in diamanti conviene?

Tra i vari beni rifugio su cui è possibile investire spiccano i diamanti, una valida alternativa all’oro. Come per tutti i materiali preziosi su cui si vuole investire, anche per i diamanti è necessario controllare la quotazione dei diamanti su siti come blogfinanza.com.

Investire in diamanti non richiede cifre elevate, dato che molto dipende dalla quantità di diamanti che volete acquistare.

Bisogna specificare che quando si vuole investire in diamanti, è necessario comprare diamanti da investimento (noti anche come diamanti finanziari), e non diamanti qualsiasi. I diamanti da investimento sono particolari diamanti a cui viene rilasciato un certificato da parte di un istituto gemmologico. Il certificato ha lo scopo di garantire la qualità, e quindi il valore, del diamante comprato dall’investitore.

Per essere più specifici, i certificati rilasciati con i diamanti da investimento devono contenere le informazioni riguardanti il colore, purezza, taglio e peso dei diamanti comprati. Un diamante, per rientrare nella categoria dei diamanti da investimento, deve essere perfetto sia nel colore che nella purezza e nel taglio, oltre al peso che deve variare dal mezzo carato ai due carati.

Ricordiamo che i diamanti da investimento, a seconda del loro peso, possono ovviamente avere una quotazione diversa (maggiori i carati, maggiore il valore). Inoltre, diamanti con valore maggiore possono risultare più difficili da vendere. E non bisogna scordarsi del cambio valutario: i diamanti vengono quotati in dollari, perciò bisogna sempre considerare il rischio di comprare o vendere ad un cambio valutario avverso.

Beni rifugio a lungo termine

Quando si parla di beni rifugio, si parla di investimenti a lungo termine. Non pensate di poter comprare un bene rifugio e rivenderlo magari dopo un paio di giorni (o anche una settimana), perché andreste ad accusare quasi sicuramente una perdita (spesso anche sostanziosa). I beni rifugio devono essere tenuti per parecchi mesi nel proprio portfolio, spesso si parla anche di anni e anni (anche decine).

Ecco perché studiare per bene i pro e contro di un bene rifugio è fondamentale: fare la scelta sbagliata potrebbe costare molto caro, perché se rivenduto subito, il bene rifugio fa accusare quasi sicuramente una perdita. Scegliere invece un bene rifugio poco performante, può significare dover aspettare molti anni prima i poterli rivendere per avere un buon profitto. Come per tutti gli investimenti a lungo termine, è necessario informarsi a fondo a riguardo al bene su cui ci va ad investire.

L’informazione è tutto

Concludiamo dicendo che bisogna sempre tenere sotto controllo la quotazione di un bene rifugio. E’ necessario avere le giuste informazioni prima di investire, ma bisogna anche controllare sempre l’andamento del valore del proprio investimento. Inoltre, quando si investe su un bene rifugio, è bene anche controllare il relativo rischio.

Dopotutto, anche i beni rifugio sono un tipo di investimento, e come ogni investimento, anche loro hanno un rischio intrinseco (seppur molto minore rispetto ad altri tipi di investimenti a breve e medio termine).

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