Suora a processo per aver maltrattato piccolo alunno

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Un bimbo vivace, che gioca, litiga con un altro per un giocattolo. Scena comune di ogni asilo. Ma quel giorno di febbraio del 2014, stanca, forse troppo, una suora, in un asilo privato della provincia, non ce l’ha fatta, e ha i separato i due bimbi prendendone uno dei due per le orecchie.

Lo ha sollevato, causandogli una lacerazione a entrambi i padiglioni auricolari posteriori e qualche taglio, poi ha chiamato la famiglia del bimbo, in lacrime – come riporta la Gazzetta di Parma.

Ne è seguita la corsa al Pronto Soccorso: 21 giorni di prognosi, qualche punto, una ferita che solo il tempo laverà via. E la segnalazione ai Carabinieri, il giorno dopo. Nessuna denuncia, ma è bastata la prognosi per far scattare le indagini.

Che porteranno la monaca in Tribunale, il 12 dicembre, a giudizio immediato davanti al PM Pensa, che in fase istruttoria ha già sentito i genitori e i nonni del bambino, che all’epoca aveva poco più di 5 anni.

La famiglia del piccolo, a seguito di un piccolo rimborso ricevuto dall’assicurazione della scuola, ha rinunciato a costituirsi parte civile: la suora, tutt’ora “in servizio”, rischia fino a 4 anni di reclusione.

 

LEGA NORD:  “NUOVE NORME ANTISTRESS CONTRO I MALTRATTAMENTI” – “Grazie alla Lega anche in Regione si sta facendo un importante passo avanti nella prevenzione dei maltrattamenti all’interno delle strutture dove si ospitano i soggetti più deboli. Abbiamo cominciato con gli asili nido ma proseguiremo proponendo soluzioni simili nelle materne e nelle strutture per anziani”. Con questa dichiarazione il Vice Presidente dell’Assemblea legislativa dell’Emilia-Romagna ed esponente della Lega Nord, Fabio Rainieri, ha illustrato quanto lui e altri Consiglieri regionali del Gruppo del Carroccio in Regione Emilia-Romagna stanno proponendo nell’ambito dei lavori che porteranno a breve all’approvazione della nuova legge regionale sui servizi per la prima infanzia da 0 a 3 anni.

“A livello regionale non possiamo prevedere l’obbligo di installare e far funzionare le telecamere negli asili, che comunque fortunatamente sta venendo avanti a livello nazionale per tutte le strutture che ospitano i soggetti più deboli e purtroppo in diversi casi sottoposti a vergognosi maltrattamenti – ha quindi proseguito Rainieri – Però possiamo cercare di migliorare la prevenzione, la valutazione e la gestione dello stress da lavoro correlato che, in particolare provocando la sindrome del burn out, è la principale causa del disagio spesso provato da lavoratori che operano nei confronti di soggetti deboli e che a volte, appunto, si ritorce contro i loro assistiti. Come Lega Nord abbiamo pertanto proposto, attraverso alcuni emendamenti che sono stati approvati in commissione assembleare, di inserire delle norme apposite nella nuova legge regionale sugli asili nido, in particolare riguardo ai requisiti per le autorizzazioni degli stessi.

Il successo che sta avendo questa nostra iniziativa è comunque dovuto anche alla sensibilità e all’apertura dimostrate su questa materia della relatrice di maggioranza, la Consigliera PD Francesca Marchetti. Peccato solo che inspiegabilmente rispetto a quello che sta avvenendo in Parlamento dove tutti tranne i 5 Stelle e Sinistra Italiana hanno votato alla Camera la legge sulla videosorveglianza obbligatoria, il Pd in Regione e anche a livello locale per voce di alcuni suoi esponenti come il Sindaco di Fidenza Massari, si mostri ancora diffidente sull’efficacia di tale provvedimento che tiene comunque in considerazione anche la necessità del rispetto della privacy sia dei lavoratori che degli assistiti”.

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