Tonelli e Bolognino, un tesoretto di “Aemilia” bloccato tra Romania e Nicaragua?

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Dall’inchiesta Venus, pasticciaccio di prostituzione e favoreggiamenti nei locali notturni con il beneplacito di esponenti delle forze dell’ordine conniventi, ad Aemilia, che lo vede accusato dalla DDA di essere un ‘ndranghetista di spicco, socio e stretto collaboratore della famiglia Bolognino.

Paiono non essere finiti i guai per Loris Tonelli, parmigiano, rifugiatosi a Managua, capitale del Nicaragua, paese che non ha patti con l’Italia per l’estradizione, dove ha aperto un ristorante, il “Tonelli e Boanerg” e da dove continua a promettere che tornerà in patria per scontare il proprio debito con la giustizia.

Tonelli e BoanergSecondo un legale e giurista parmigiano, oggi collaboratore di giustizia molto attivo in Nicaragua, Tonelli avrebbe nascosto circa un milione di euro in Romania, ad Arad, in una banca locale, ma sarebbe al momento bloccato a Managua per il mancato rinnovo del passaporto e per gestire il nuovo business, il Tonelli e Boanerg, appunto, non escludendo che “Boanerg” non sia altro che uno pseudonimo di Bolognino, e non un misterioso socio del posto.

Recentemente l’ex proprietario di locali come il Free e il Diana Park, ha affidato la propria difesa ad un nuovo legale del foro parmense, Francesco Mattioli. Lui sarebbe all’opera per il rinnovo del passaporto, ma anche per preparare la difesa in Cassazione nell’ambito dell’inchiesta Venus, che ha visto la Corte d’Appello confermare i tre anni comminatigli in primo grado, e in quello della costola della maxi inchiesta Aemilia, denominata Aemiia Bis, dove Tonelli è accusato di essere stato il prestanome della famiglia Bolognino, clan di spicco dell’ndrangheta locale.

 

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