Martedì sera Parma Mentis è stata ospite del gruppo “San Leonardo che cammina” e racconta come sono, le strade del quartiere, appena scende l’imbrunire.
“Appena la camminata di amici si è imbattuta in qualche spacciatore, questo cambiava strada, oppure ritornava al suo posto di traffico dopo essersi prontamente allontanato, non solo vedendoli arrivare, ma anche per il “tam tam” tra pusher con i messaggi istantanei e telefonate” – raccontano gli attivisti del gruppo.
“Strade apparentemente deserte o con gente in transito, ma gli SPACCIATORI sono facilmente riconoscibili, e non giriamoci intorno con falsi buonismi – segnala l’associazione: sempre solitari, seduti in luoghi improbabili come un parco giochi per bambini, o su una bicicletta sgangherata che va avanti e indietro, indietro e avanti, e quasi sempre di origine africana, ma non solo. Il problema si conosce, ma gli UNICI ad avere il CORAGGIO di affrontarlo sono una quarantina tra PADRI, MADRI e GIOVANI del quartiere, talvolta con dei cagnolini al guinzaglio per tenersi compagnia più che per protezione personale, le ISTITUZIONI hanno davvero le mani sempre e solo legate?.
Se alla Polizia chiediamo che faccia la sua parte, chiediamo anche al COMUNE di fare la sua: controllare gli alloggi e gli esercizi commerciali dei nominativi segnalati dai cittadini, in merito per lo meno alle competenze in carico al Comune, così da fare pressione e deterrenza”.
Il Presidente dell’Associazione Parma Mentis Matteo Calestini commenta così: “A nome di tutta Parma Mentis, GRAZIE dell’invito, anche se arrivato con brevissimo preavviso, saremo testimoni anche noi dei problemi del San Leonardo, e non vi lasceremo ne soli ne inascoltati, un particolare ringraziamento ad Andrea F. , ragazzo giovane, ideatore di queste camminate senza fronzoli, con poco seguito propagandistico ma AUTENTICHE e dettate dall’esasperazione per una situazione non più sopportabile”.
