Comune di Parma, ecco come cambia

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Rivoluzione nell’organizzazione della macchina amministrativa del Comune di Parma, decisa dall’amministrazione del sindaco Federico Pizzarotti in seguito all’obbligo di razionalizzazione introdotto dalla legge di stabilità per il 2016. Le strutture dirigenziali passano da 31 a 29 e le posizioni organizzative da 88 a 87. Ma la spesa annuale per il personale impegnato in queste attività lievita di oltre 95mila euro, oneri compresi, passando da 1.156.297,60 euro a 1.227.209,02 euro, ai quali si aggiungono poi circa 25mila euro di oneri a carico dell’amministrazione. Ciò anche per l’effetto che i dirigenti con la massima retribuzione di posizione (34mila euro) con la nuova organizzazione passeranno da 5 a 10.

Cosa cambia nella nuova riorganizzazione decisa dalla giunta Pizzarotti? La risposta è piuttosto complessa, ma ci si può limitare alle novità di maggior rilievo.

Quella più rilevante è la creazione di un nuovo settore deputato al controllo della materia tributaria del Comune di Parma, che riguarda anche Parma Gestione Entrate Spa, società partecipata che avrà la possibilità di avvalersi anche delle banche dati del Comune. L’obiettivo dichiarato dall’amministrazione Pizzarotti è “un più forte controllo della materia tributaria, della lotta all’evasione e della società partecipata Parma Gestione Entrate”. Il nuovo settore riunirà anche gli attuali Servizio Lotta all’Evasione e Servizio Sistemi Informativi e Data Center.

Nel Corpo di Polizia municipale, invece, nascerà una nuova struttura operativa mirata al controllo del territorio attraverso la vigilanza informatica, la videosorveglianza e le nuove tecnologie in materia di sicurezza.

Importanti novità anche per alcuni servizi a maggior contatto con i privati e con le imprese che operano a Parma. In particolare, l’attuale Struttura operativa in materia di istruttoria sui servizi alle imprese e attività economiche sarà spostata presso l’attuale Servizio Edilizia Privata, che avrà così il presidio integrato dell’intera attività dello sportello unico edilizia e dello sportello unico attività produttive. L’attuale Servizio Attività Produttive e Promozione del Territorio, così sgravato dall’attività istruttoria, sarà trasferito in un nuovo servizio volto “alla mission istituzionale di marketing territoriale, promozione del territorio e coordinamento del progetto Unesco”.

Scompare il Servizio Lavori Pubblici con trasferimento delle sue funzioni all’attuale Settore Lavori Pubblici e Patrimonio, mentre nascerà un nuovo servizio dirigenziale in seno al Settore Ambiente e Mobilità con il compito specifico di presidiare con maggior attenzione le attività estrattive e la qualità delle acque, anche nell’ottica di una maggiore prevenzione del rischio idrogeologico.

Entrando ancor di più negli ingranaggi della macchina comunale, non mancano le novità introdotte dalla nuova deliberazione della giunta Pizzarotti che adesso affida ai dirigenti il compito dell’attuazione e della ricollocazione del personale secondo le nuove disposizioni.

In particolare, nasce il servizio di Programmazione e controllo strategico che prende il posto della precedente struttura omonima, avrà un suo dirigente e sarà posta alle dirette dipendenze della Direzione Generale con il compito di controllo e valutazione della performance. Inoltre, la semplificazione amministrativa, in particolare dei regolamenti comunali, viene affidata al servizio Qualità e carta dei servizi, che viene posto alle dirette dipendenze della Direzione generale.

Il Servizio stazione unica appaltante diventa Servizio Gare e Contratti all’interno del servizio finanziario per un miglior controllo anche dei budget e degli equilibri finanziari, al quale passerà anche l’attuale servizio di economato.

Sparisce il Settore Affari Generali, le cui funzioni di affari generali passano al Servizio Segreteria Generale così come archivi e protocollo, mentre il Servizio Risorse Umane e Organizzazione diventerà settore autonomo.

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