“Prova a prendermi”: arrestato, fugge e fa perdere le tracce in attesa della direttissima

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Un taxista croato beccato in flagranza, arrestato e inviato al processo per direttissima, ma ha fatto perdere le proprie tracce in attesa del processo, probabilmente, tornandosene a casa.

Inizia tutto all’alba di giovedì, quando un dipendente di un’azienda che in via Emilia Ovest raccoglie e commercializza pezzi di ricambio usati per camion e mezzi pesanti, nota la luce di torce in movimento all’interno dei locali e chiama subito il 113, con i ladri che fuggono nei campi.

Due se la cavano, un terzo, prova a risalire sulla sua auto con targa croata e a darsi alla fuga per non abbandonare il provento di alcuni colpi custodito nel baule, ma viene bloccato e arrestato sula Via Emilia.

Dai controlli risulta essere un taxista croato incensurato, che confessa di aver portato in Italia i suoi complici interessati ai preziosi pezzi di ricambio per camion, diversi già caricati sull’auto: 5 cronotachigrafi a quadri elettrici per camion – per un valore di circa 7mila euro.

Arrestato e portato in tribunale,  il processo per direttissima è stato rinviato poiché il difensore ha chiesto i termini per analizzare i documenti, con conseguente ritorno in libertà dell’uomo.

Che è scomparso, probabilmente tornato in patria.

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