L’Opinione di Gabriele Majo / Zamparini e i tabulati del telefonino smarrito da Ceravolo

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comunicato palermo(Gabriele Majo, da www.stadiotardini.it) – “L’U.S. Città di Palermo comunica di aver incaricato il proprio Ufficio Legale per presentare un esposto alle Autorità competenti onde chiarire il fatto strano che, in merito all’inchiesta sul Parma Calcio, non siano stati visionati i tabulati del cellulare scomparso del calciatore Fabio Ceravolo”. Alle 9.28 di stamani, lunedì 6 Agosto 2018, al principio della settimana in cui è calendarizzato il processo d’appello sul WhatsApp Gate, sul sito ufficiale del Palermo è apparso questo dispaccio subito ribattuto e rilanciato, senza chiose, dai siti specializzati, creando qualche ulteriore malumore/timore nella tifoseria Crociata, già piuttosto vessata da questa telenovela estiva. Premesso che Zamparini e il suo pool di legali ben allenato da mille altre vicende giudiziarie sono liberissimi di giocare la partita come meglio credono, aggrappandosi ad ogni possibile appiglio,  al fine della consueta opera di divulgazione, mission principale di StadioTardini.it, dobbiamo tuttavia ricordare che, sebbene improvvidamente Fabio Ceravolo avesse smarrito il proprio terminale, con regolare denunzia alle autorità competenti mostrata agli inquirenti in occasione del suo interrogatorio reso dinnanzi gli ispettori della Procura Federale, lo stesso organismo inquirenti, presa visione dei messaggini ricevuti dallo spezzino Alberto Masi, aveva giudicato gli stessi estranei alla vicenda per la quale stavano indagando, rinunciando così al deferimento dell’attaccante Crociato, peraltro sbattuto come innocente mostro in prima pagina nelle giornate precedenti, in virtù di perniciose fughe di notizie, attribuibili alla stessa Inquisizione, che aveva fatto zamparini by la duchessasapere ai proprio altoparlanti che stava indagando su un presunto tentativo di illecito sportivo in occasione della partita Spezia-Parma, perpetrato attraverso le moderne tecnologie di WhatsApp. Dunque: se la stessa severissima Procura Federale, previa l’avvenuta lettura degli stessi, aveva ritenuto che i messaggini inviati da Fabio Ceravolo ad Alberto Masi NON costituissero un reato sportivo, perché mai il patron del club siculo che molto sportivamente vorrebbe la promozione ai danni di chi REGOLARMENTE (lo ha sancito lo stesso Tribunale Federale nelle motivazioni della sentenza di primo grado) l’ha conquistata sul campo, chiede che siano visualizzati i tabulati relativi all’utenza del telefonino perso dalla Belva distratta? Volendo dare una risposta razionale, anche se mi pare ci stiamo trovando di fronte al trionfo dell’irrazionalità, potrebbe essere che in cuor suo “Zampa” pensi che possano esserci ulteriori comunicazioni “proibite” (pur precisando che di “proibito” non c’era nulla neanche in quelle finite negli atti del processo, al quale Ceravolo non ha preso parte poiché, appunto completamente scagionato dalla magistratura sportivo dopo l’esame dei messaggi prodotti dallo Spezia) non esaminate, oppure, ignori completamente ceravolo gazz parmala circostanza che i messaggini fossero finiti sotto la lente di ingrandimento degli Inquisitori e già giudicati innocenti. Onestamente, poi, non capisco per quale motivo debbano essere esaminati i tabulati se il supposto “corpo del reato” era già comunque in mano alla Procura, per via della comunicazione (come direbbe l’Avv. Chiacchio non si trattava neppure di denunzia) dello Spezia che li aveva allegati. Zamparini, dunque, sospetta ci possa essere dell’altro? Logica risponde “impossibile”, per il fatto stesso che lo Spezia ha inviato ai poliziotti sportivi tutte quante le comunicazioni pervenute da tesserati del Parma prima della gara in questione, come ben si capisce leggendo questo passaggio della sentenza del TFN, relativo all’audizione dell’ad spezzino Luigi Micheli: “Soprattutto il messaggio inviato da Calaiò mi ha destato qualche perplessità, ritenendo potesse riferirsi alla partita da giocare con il Parma. Il secondo (messaggio di Ceravolo: n.d.s.), pur con un contenuto apparentemente non rilevante, ma proveniente da un giocatore del Parma, mi ha ugualmente indotto a trasmetterlo, congiuntamente al primo, alla procura Federale”.

Vpicasso ceravoloogliamo ricordare il tenore dei messaggini di Ceravolo a Masi? ne aveva parlato diffusamente il nostro vice direttore esecutivo Gianni Barone nell’articolo postato su StadioTardini.it il 13 Luglio scorso, dal titolo: “Picasso Ceravolo: l’hobby della pittura, gli sms e l’archiviazione”, di cui vi consigliamo la rilettura totale (clicca qui). Barone, in quell’occasione, aveva riportato la precisa ricostruzione di Xavier Jacobelli di Tuttosport, che qui ricopiamo:

QUADRO – A Ceravolo piace dipingere, così, a Masi via whatsapp manda la foto di un quadro. Masi risponde: <Oh, scusa Picasso> con emoticon sorridenti. Ceravolo replica: <Ti prometto che ne farò uno per Ludo (la figlia di Masi, ndr)>. E ancora: <Mi raccomando per domenica a pranzo>. Un pranzo fra due famiglie amiche, all’indomani della partita o, in alternativa, una cena, sempre dopo la partita. Sono sms talmente innocui che la posizione di Ceravolo viene archiviata. 

GABRIELE-MAJO-Foto-Franco-Sacc-Archimmagine-007.jpgA fornire l’assist a Zamparini per questa scivolosissima arrampicata sugli specchi, purtroppo, però, era stato lo stesso Tribunale Federale Nazionale che, nella motivazione della propria decisione di primo grado,  aveva aggiunto, creando il varco per inserirsi, questa frase “non approfondita l’indagine con riferimento al suo tesserato Ceravolo Fabio (autore dei messaggi indirizzati al calciatore spezzino Alberto Masi) il quale, se pure pronto a mettere a disposizione della Procura Federale il proprio telefono cellulare, non ha potuto dare corso a tale disponibilità per lo smarrimento del terminale, come da denuncia presentata all’autorità giudiziaria nel medesimo giorno dell’audizione”, frase che noi di StadioTardini.it, intendiamo non corretta o perlomeno esposta molto male, nel senso che l’indagine sui messaggi di Ceravolo a Masi, come appare evidente negli stessi atti del Processo che si presume i Tribunale avesse letto non distrattamente, è stata sì approfondita dagli inquirenti in sede di indagini preliminari, i quali, però, l’hanno ritenuta non meritevole di ulteriori approfondimenti, avendo per primi giudicato irrilevanti questi messaggini dopo averli letti sul cellulare del denunziante, dunque evitando il deferimento di Fabio Ceravolo. A noi di StadioTardini.it è apparsa subito gratuito e biasimevole questo addendum sul cellulare perso da Ceravolo citato in sentenza, proprio per la circostanza che comunque i messaggi erano stati ritenuti dalla stessa Procura Federale irrilevanti, avendo optato di non deferire Ceravolo, dopo approfondita indagine. Il risultato, purtroppo, è che agli occhi degli sportivi neutrali o di giornalisti poco informati, ora “il giallo si infittisce”, mentre, è tutto molto chiaro…0  Gabriele Majo (direttore responsabile di www.stadiotardini.it – Nel quadro in evidenza: Maurizio Zamparini dipinto dalla Duchessa)

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