Maxi fabbrica di eroina a Parma, arrestato Kosturi dopo tre anni di latitanza

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Tre anni dopo l’operazione che nel marzo 2014 aveva sgominato la più grande raffineria di eroina in città, un casolare in Strada Traversante Pedrignano diventato il covo di una banda italo – albanese che faceva girare milioni di euro grazie allo spaccio di droga, dall’Est Europa a mezza Italia, sono state arrestate a Durazzo le due pedine mancanti.

Si tratta di Hektor Kosturi, 30 anni, albanese, una sfilza di precedenti da brivido ed Erjon Shahini, 34 anni. Quest’ultimo, già estradato, si trova ora a Rebibbia, Kosturi seguirà probabilmente a ruota, arrestato grazie alla collaborazione tra i carabinieri e la polizia albanese: deve scontare otto anni di reclusione, oltre 22mila euro di multa, cui è stato condannato in contumacia dopo aver scelto il rito abbrevviato.

L’operazione – Le ordinanze, emesse dal GIP del Tribunale di Parma, erano state richieste nell’ambito di un procedimento penale condotto dalla Procura della Repubblica di Parma per un’attività nata nel ottobre 2013 a seguito del sequestro di un ingente quantitativo (100 kg) di sostanza da taglio per l’eroina. In quell’occasione fu arrestato Marcello Panariti.

Le indagini hanno permesso di accertare l’esistenza di un sodalizio di cittadini italo-albanesi che, in concorso tra loro, riuscivano a far giungere in Italia ingenti quantitativi di eroina pura e di sostanze da taglio che gli stessi successivamente ‘lavoravano’ in un laboratorio a Parma.

Gli elevatissimi quantitativi di droga venivano quindi spacciati direttamente, fino al dettaglio, nelle piazze di Parma e Reggio Emilia o venduti, per quantitativi non inferiori ad un kg, nelle province di Rimini, Firenze, Asti e Trani. Tramite mirate attività tecniche e servizi di O.C.P. (Osservazione Controllo e Pedinamento) i Carabinieri hanno ricostruito il commercio illegale riuscendo a trarre in arresto, in flagranza di reato, 5 persone e sottoponendo progressivamente a sequestro 13 kg di eroina, 3 kg circa di cocaina, 100 kg di sostanze da taglio, 13mila euro circa in contanti e un laboratorio per la lavorazione e trasformazione dello stupefacente.

Le indagini, terminate nel maggio del 2014, hanno consentito di accertare, da parte del gruppo, la detenzione ed il successivo spaccio di 60 kg di eroina pura divenuti, dopo la lavorazione, circa 480 kg di ‘eroina da strada’ (assumendo un valore, al dettaglio, di oltre 20 milioni di euro). Di questa partita fanno infatti parte i 13 kg di stupefacente sequestrati dai Carabinieri, durante le indagini, il 31 marzo 2014.

GLI ARRESTATI nel marzo 2014 – Bregu Artur, nato in Albania nel 1981, domiciliato a Brescello, considerato la mente dello spaccio, un operaio che conduceva una vita modestissima per non dare nell’occhio; Panariti Marcello, nato a Taranto nel 1980, domiciliato a Colorno; Koroveshi Velino, nato in Albania nel 1990, domiciliato ad Arma di Taggia (IM); Greca Lauert, nato in Albania nel 1990, residente a Parma; Hasa Gezim, nato in Albania nel 1984, in Italia s. f. d. già detenuto presso il carcere di Parma; Tafili Denis, nato in Albania nel 1985, in Italia s. f. d. già detenuto presso il carcere di Parma; Cavalli Davide, nato a Parma nel 1971, residente a Colorno già detenuto agli arresti domiciliari; Bajraktari Ded, nato in Albania nel 1991, residente a Colorno; Villirillo Tommaso, nato a Cutro nel 1977, residente a Colorno; Brahimi Bledar, nato in Albania nel 1986, residente a Colorno.

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