Parmateneo, il settimanale degli studenti dell’Università di Parma, ha pubblicato qualche giorno fa sul proprio sito la prima puntata della nuova rubrica di inchieste, Articolo21,che ha inaugurato con un video inchiesta sulla conoscenza di Casapound (qui il videso https://www.youtube.com/watch?v=mqkGvweY6GM ).
Sebbene contattati per controbattere alla schiera di coloro che si sono autodefiniti “fascisti e basta”, alcuni giovani contrari alle idee di Casapound hanno preferito non proferir parola, nascondendosi dietro il silenzio. Silenzio, tuttavia, non rispettato: il video dell’inchiesta, pubblicato anche su Facebook, pullula di commenti negativi. A poco sono servite le risposte dei responsabili e dei redattori di Parmateneo: attraverso una nota del Coordinamento provinciale dei/delle Giovani Comunisti/e di Parma e la Segreteria provinciale del Partito della Rifondazione Comunista di Parma è stata richiesta la rimozione del video, in quanto “Il fatto che un sito facente riferimento ad una Università che annovera tra i suoi studenti dei caduti nella lotta di Resistenza ai fascisti si dedichi ad una serie di interviste, assolutamente accomodanti, a esponenti di spicco di un’organizzazione fascista locale ci stupisce e indigna“.
Negli ultimi minuti dell’inchiesta, sono stati intervistati diversi parmigiani a cui è stato chiesto una personale opinione sul fenomeno. In pochi, però, hanno saputo rispondere alla domanda rivolta. Molti hanno ammesso la totale ignoranza in materia, altri hanno parlato per mezzo di luoghi comuni. Dimostrazione, dunque, che l’inchiesta svolta da Parmateneo vada nel giusto verso che non è certo quello di propaganda ma di pura e semplice conoscenza.
(Sonia Tondolo)
