Sindaco di Palermo sospende decreto Salvini- Pizzarotti: “Politicamente d’accordo, ma dubbi sulla possibilità amministrativa”

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Il sindaco Federico Pizzarotti si schiera con il Sindaco di Palermo, Leoluca Orlando, che ha annunciato la sospensione degli effetti del decreto sicurezza nel suo comune. In particolare viene sospeso l’effetto che coinvolge gli uffici dell’anagrafe di Palermo, il sindaco ha disposto che non si applichino gli effetti del decreto secondo il quale non sarebbe più possibile iscriversi allascadenza del permesso di soggiorno per motivi umanitari, escludendo queste persone da una serie di servizi sociali e sanitari sanciti dalla costituzione.“Puzza di razziale ed è disumano e criminogeno“ ha dichiarato Orlando.

“Dal punto di vista politico sono assolutamente d’accordo che si debba affrontare il problema – ha dichiarato invece Pizzarotti – visto che il decreto sicurezza lascia aperto un vulnus rispetto a stranieri e richiedenti asilo che non riescono a fare le cose più basilari. Ma dal punto di vista amministrativo non è chiaro come faccia Orlando a chiedere agli uffici di non applicare una legge. I funzionari applicano le leggi – continua Pizzarotti – e oggi le leggi prevedono questo: non si capisce qual è l’atto amministrativo con cui si possa sospendere una legge dello Stato. Bisogna capire qual è il percorso. Detto questo, quello che pone Orlando è sicuramente un tema che va affrontato, anche come Anci, perché il problema determinato dal decreto sicurezza ricade su tutti“.

Il Ministro Salvini ha invece intimato di non mandare l’esercito: “Non farò mai azioni di forza – ha dichiarato Salvini ai microfoni di Radio 1 Rai – saranno gli elettori a giudicare l’operato dei sindaci che ne risponderanno personalmente, legalmente, civilmente, perché è una legge dello Stato che mette ordine e mette regole. Sono curioso di capire se rinunceranno anche ai poteri straordinari previsti dal decreto che tanti sindaci hanno apprezzato. Vuoi disobbedire? Non ti mando l’esercito“.

1 commento

  1. POLLASTRINI (PD), CONTE ASCOLTI SINDACI ALLE PRESE CON LEGGE DISCUTIBILE COSTITUZIONALMENTE
    “Provo ammirazione per Orlando e gli altri sindaci. Non è facile, ma è giusto ribellarsi quando in gioco ci sono i diritti umani e la vita delle persone. E’ tempo di una rete per l”obbedienza costituzionale’ nella quale ognuno testimoni, per come può, la disapprovazione all’offesa della dignità”, così Barbara Pollastrini, deputata del Partito Democratico.

    “Questo governo divide il Paese. Lo fa anche con una contrapposizione tra cieca legalità e giustizia. In Parlamento la nostra battaglia aveva denunciato che la legge Salvini avrebbe prodotto disumanità e insicurezza. Ma non eravamo i soli: Anci e sindaci, associazioni e costituzionalisti avevano dichiarato le conseguenze di norme offensive di principi e dannose nel governo concreto dell’accoglienza, dell’integrazione e del contrasto alla criminalità. Il Presidente del Consiglio – conclude Pollastrini – ha il dovere di convocare e ascoltare in tempi rapidissimi i sindaci alle prese con una legge discutibile costituzionalmente”.

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