Oltretorrente come il Bronx, resa dei conti in piena sera

0

GN4_DAT_9888301.jpg--Si sono dati appuntamento, tra una bottiglia di birra e un qualche litro di vita gettata ai margini delle strade dell’Oltretorrente, a tirar sera ubriachi e suonati, vittime di chissà quale rabbia dopo un’intera giornata da nullafacenti, ai margini dei marciapiedi, in piena Via Imbriani. A metà, circa. Per darsele di santa ragione, a colpi di catene per gli scooter, mazze da baseball, calci, pugni.

Da una parte, slavi. Uomini dell’est. Dall’altra, nordafricani. Impossibile vederli, tra i cappucci, le felpe, il buio. Ma nitide le voci, e infondo, di quali etnie siano i fantasmi che bazzicano tra Borgo Fiore e Borgo Parente con Via Imbriani annessa, sempre ubriachi, sempre in cerca di un focolaio di rissa o di una pisciata contro un civile condominio, pronti a lasciarsi dietro degrado, vuoti e puzza, lo sanno tutti.

Lo sanno gli abitanti e i negozianti, esasperati. Lo sa chi ci ha la sfortuna di dove passare di li. Ma quella di lunedì sera non è stata una delle tante, abituali, consuete, ordinarie, scaramucce. Lo si deduce dal numero di contendenti, una decina, dal luogo in cui è avvenuta, metà strada, e dai modi.

L’avvicinamento è iniziato a suon di cassonetti per la differenziata scagliati ovunque, in strada, sul marciapiede, contro le auto in sosta. Poi usati come armi, gli uni contro gli altri. Forse per uno sgarro, o un angolo di marciapiede. Giovani sfaccendati che in fondo alla bottiglia hanno probabilmente rimosso per cosa si siano menati, ma intanto, di male se ne sono fatti.

Perché quando hanno finito di volare calci, pugni, mazze e catene, a terra sono rimaste le macchie di sangue. Ma nessuno si è fatto  medicare: si sono rintanati di nuovo in qualche angolo ai margini della civiltà, a farsi curare da tempo e noia. Fino alla prossima bottiglia, fino alla prossima resa dei conti.

Indegna di una città civile, di un quartiere sempre più ghetto.

LASCIA UN COMMENTO

Please enter your comment!
Please enter your name here