Latitante, aveva cambiato nome e vita: scovato e arrestato dai carabinieri. E’ il sesto in pochi mesi

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Sei latitanti in poche settimane, è questo il risultato di alta valenza operativa conseguito dai Carabinieri di Parma, attraverso l’attività investigativa e di coordinamento del Nucleo Investigativo del Comando Provinciale. Tali successi operativi sono il frutto dell’azione sinergica tra i diversi reparti, del costante scambio informativo, dell’applicazione dei più avanzati metodi di ricerca, utilizzati anche per la cattura dei più pericolosi latitanti.

L’ultimo ricercato che è caduto nella rete dei Carabinieri è un 46enne albanese, con numerosi precedenti per reati contro il patrimonio. L’uomo, da oltre cinque anni, si era sottratto ad un mandato di cattura emesso dai magistrati brianzoli. Il fuggitivo deve scontare il residuo di una condanna definitiva a un anno per reati predatori commessi nel nord Italia.

La strategia utilizzata dallo straniero era stata quella dell’inabissamento, era rientrato in Albania ed era riuscito a cambiare le proprie generalità per rifarsi una vita. Con un nuovo documento aveva tuttavia deciso di tornare in Italia stabilendosi nella provincia di Parma.

I Carabinieri del Nucleo Investigativo in collaborazione con la Stazione Carabinieri di Collecchio hanno capito che c’era qualcosa di strano dietro quel nominativo, seppur non censito in banca dati e hanno deciso di approfondire la situazione. Non risultava lavorare, la sua presenza era stata segnalata in circostanze di luogo e tempo sospette, bisognava capire chi effettivamente fosse l’uomo. L’intuizione è stata confermata quando a seguito di complessi e specifici accertamenti, è emerso il vero nome dell’albanese, con a fianco la dicitura “da catturare”.

I Carabinieri hanno quindi studiato la migliore strategia per eseguire il provvedimento e, seguendo alcuni amici dello straniero, sono arrivati a localizzare l’abitazione del latitante. I Carabinieri si sono appostati nei pressi dell’obiettivo per lunghissime e pazienti ore, di giorno e di notte, fino a quando hanno avuto certezza che l’albanese era in quella casa. È partito così il blitz, i militari hanno fatto irruzione e lo hanno bloccato. All’uomo è stato notificato il provvedimento restrittivo ed è stato rinchiuso presso il Carcere di Parma a disposizione dell’A.G. competente. L’uomo è rimasto così sorpreso dall’azione dei Carabinieri che non ha potuto fare a meno di chiedere: “Come avete fatto?”. 

La risposta risiede nella professionalità, nella tenacia e nell’intuito investigativo dei Carabinieri che sono riusciti, ancora una volta, ad affermare la supremazia della legge. Il metodo adottato dagli investigatori dell’Arma è quello vincente, in quanto consente di monitorare a 360° la sfera relazionale del ricercato: da un lato il circuito criminale in cui è inserito, dall’altro le relazioni affettive e sentimentali. In questo modo si chiude sempre più il cerchio attorno al catturando fino a farlo cadere in trappola.

I risultati raggiunti sono la conferma dell’impegno dei Carabinieri che, in poche settimane, sono così riusciti ad assicurare alla giustizia ben 6 ricercati, tra i quali, oltre a quello sopra richiamato, il latitante internazionale peruviano ricercato da 16 anni, ritenuto l’autore di un omicidio in Perù nel 2006; un moldavo di 24 anni, resosi irreperibile sul territorio nazionale e ricercato da maggio 2023 in quanto ritenuto partecipe ad un’associazione a delinquere finalizzata alla commissione di reati contro il patrimonio nel nord del Paese; ancora l’arresto di un cinquantenne croato, con a carico gravi precedenti in materia di stupefacenti e armi da guerra; la cattura da parte dei Carabinieri di Fidenza di un nordafricano ricercato dal 2022 per reati in materia di stupefacenti e l’arresto di un altro albanese localizzato in un b&b a Tizzano Val Parma e ricercato per reati contro l’Amministrazione della Giustizia.

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