Multe: dimentica 60 centesimi e si trova un debito da 200 euro

Nel pagare la multa, l'impiegato delle Poste aveva omesso 60 centesimi: dopo due anni il consumatore si era trovato una cartella da oltre 200 € annullata grazie a Confconsumatori

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Nel 2020 un cittadino di Traversetolo aveva ricevuto la notifica di una sanzione da 134,60 euro che aveva subito provveduto a pagare, recandosi alle Poste già il giorno successivo. Inaspettatamente, però, dopo due anni si era visto recapitare dal Comune di competenza la richiesta di pagamento di altri 227 euro. Un malinteso dipeso da una svista dell’impiegato delle Poste e risolto, infine, grazie a Confconsumatori e all’intervento decisivo del Garante del contribuente.

UNA SVISTA “COSTOSA” – Certo di avere già pagato la multa e di avere inviato copia del pagamento al Comune di competenza, il malcapitato si è rivolto a Confconsumatori Parma che ha domandano chiarimenti in merito alla richiesta da oltre 200 euro. In risposta, il Comune ha spiegato che, avendo pagato solo parzialmente la somma dovuta, era prevista l’iscrizione a ruolo con maggiorazione delle spese, seguita dall’emissione della cartella esattoriale. Ricostruendo i fatti, Confconsumatori è così risalita all’errore originario, ovvero la differenza di soli 0,60 centesimi nel pagamento della multa: infatti, nel 2020, l’impiegato delle Poste aveva inavvertitamente omesso il numero 6 digitando l’importo. A quel punto, l’avvocato Mara Menatti di Confconsumatori Parma si è rivolta al Comune e al Garante del contribuente per segnalare l’accaduto, chiedendo a quest’ultimo di intervenire al fine di chiarire la ragione di tale solerzia nell’applicazione della legge da parte della Polizia Locale, nonostante si trattasse di una differenza di soli 0.60 centesimi, e senza considerare che il contribuente aveva pagato immediatamente la multa notificata.

LA DECISIONE – Ricordando anche che l’errore non era dipeso dal cittadino, l’avvocato Menatti ha invitato il Garante del contribuente a vigilare su situazioni simili, annullandole quando prive, come in questo caso, di ragionevolezza e tolleranza pur trattandosi di importi irrisori. Anche se a sistema poteva risultare un “mancato pagamento”, infatti, l’inconsistenza della somma non avrebbe in alcun modo pesato sulle casse erariali. “Chiediamo che le autorità e gli organi preposti – commenta l’avvocato Mara Menatti – impediscano il verificarsi di situazioni tanto inique nei confronti di contribuenti che provvedono in modo diligente a eseguire i pagamenti, riconoscendo la violazione al codice della strada, e onorando il proprio debito il giorno successivo alla notifica del verbale, come accaduto al nostro associato”. L’intervento del Garante del contribuente si è infine rivelato decisivo: l’uomo ha ricevuto da parte del Comune di competenza la comunicazione di annullamento del ruolo esattoriale, senza essere costretto a pagare ulteriori somme.

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