Zanimacchia: “Parma scusa il ritardo. Ti prendo per mano e ti porto in A”

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Arriva con 7 mesi di ritardo e dopo essere stato tanto atteso, come risolutore dei problemi. E’ uno degli uomini di Pecchia, e uno che è abituato a giocarci e conosce bene la serie B. Forse proprio quello che mancava al Parma.

“Con mister Pecchia ho sempre giocato sull’esterno, ed è dove mi sono trovato meglio. Ho un bel rappotto con il mister, non di tante parole ma c’è grande stima reciproca. Lavoriamo direttamente sul campo senza tanti giri di parole”.

TANTA VOGLIA DI PARMA
“E’ arrivata questa grandissima opportunità e Parma è una società storica, non ci ho pensato più di tanto. A Cremona non stavo giocando così tanto e lo stavo facendo non nel mio ruolo. Avevo voglia di rimettermi in gioco e andare in una società così, è saltata subito in me. Ho tanta voglia di aiutare la squadra e in questi giorni ho già visto che è un grande gruppo, ha grandi qualità e cercheremo di portare entusiasmo alla città di Parma. Vedo il gruppo e ho parlato con i ragazzi, la qualità è veramente alta, simile alla Serie A. Manca la conoscenza della categoria che è figlia dell’esperienza, i ragazzi sono giovanissimi, ci vuole anche un processo di crescita. L’anno scorso i giovani erano inseriti in un gruppo di esperti, c’era il giusto mix. Quest’anno siamo più giovani e ci vuole un periodo di assestamento in più. Però la qualità è molto alta. Sicuramente questa situazione è una stimolo, ma deve essere sia che vai bene o che vai male. In ogni partita dobbiamo trovare gli stimoli che poi ti devono portare a vincere le partite. Solo il lavoro quotidiano ci può aiutare a trovare una soluzione”. 

IL RAPPORTO CON L’ALLENATORE FABIO PECCHIA
“Con il mister ho sempre giocato sull’esterno, poi mi sono trovato meglio in quel ruolo. Con il mister ho un bel rapporto, non di tante parole però c’è una stima reciproca e quindi lavoriamo direttamente sul campo, senza giri di parole. La prima parola di Pecchia? Mi ha detto ‘giovane, sei arrivato’ (ride, ndr). Poi, ripeto, c’è stima reciproca, è un rapporto di poche parole e ci siamo messi a lavorare subito in campo”. 

IL CAMPIONATO DI SERIE B
“La Serie B è un grande campionato, come è stato l’anno scorso, ogni partita è a sé. Veramente l’importante è pensare partita dopo partita, perché le insidie sono dietro l’angolo e bisogna pensare un match alla volta. Anche lo scorso anno avevamo avuto alti e bassi, forse a Cremona avevamo trovato un po’ più di continuità rispetto a quello che sta succedendo adesso a Parma. Ma ho visto le partite, la squadra è veramente forte e ha molta qualità. E quindi il nostro dovere è pensare partita dopo partita e lavorare per ottenere questa continuità“. 

PASSATO E PRESENTE
Sono cresciuto strato per strato, ogni esperienza me la porto dentro. Non ero un giovane predestinato, mi sono fatto di anno in anno. Mi ricordo la partita in Serie D contro il Parma, quando ero a Legnago. E già all’epoca si parlava del grande Parma. Ogni anno mi ha aiutato a diventare quello che sono adesso, ho ancora tanto da migliorare sotto tanti punti di vista. Sono entusiasta di star qui e di dare il 100 per cento. Io sono a disposizione, voglio giocarmi le mie carte e mi aiuteranno i compagni che sono veramente forti e alcuni hanno esperienza. Come Vazquez, Bernabé che è uno che ha già girato e tanti altri. Tutti molto forti. Dobbiamo lottare tutti insieme, la Serie B è diversa. Il mister sta dando l’impronta, questo l’ho già visto nei primi 3 giorni. L’attesa non mi spaventa, ma le vittorie le portano il gruppo, non il singolo. Il singolo risalta con tutta la squadra, un giocatore da solo non può caricarsi la squadra sulle spalle. Può capitare, ma bisogna essere una squadra, lottare tutti insieme, attaccare tutti insieme, difendere tutti insieme. Quindi penso che il lavoro di tutti possa fare emergere le qualità. Spero che riusciamo a dare questo processo alla squadra e che possa risaltare di più anche io. Le qualità le abbiamo tutte, poi bisogna vincere le partite. Noi giovani ci faremo aiutare dai più grandi, come Buffon e Vazquez. Gigi? Lo conoscevo già dalla Juve, però è una leggenda e ci sono poche parole da dire. Loro ci aiuteranno a vincere le partite”.

 

 

 

 

 

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