Risparmio energetico: meno luminarie e più spente, scuole chiuse il sabato

Questo l'esito della Conferenza dei sindaci riunitasi oggi, coordinata dal Presidente della Provincia Massari. Luminarie solo dalle 17 alle 24, luminosità abbassata del 30%, spegnimento anticipato fino a 40 minuti; per il riscaldamento: ottimizzazione degli orari, scuole aperte il pomeriggio e chiuse il sabato

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La Conferenza dei sindaci che si è riunita stamattina, con il Coordinamento del Presidente della Provincia di Parma Andrea Massari, ha individuato alcune linee guida condivise per far fronte alla crisi energetica e all’aumento delle tariffe di energia elettrica e del gas.

“Si sta producendo un incremento straordinario dei costi a carico delle Amministrazioni Pubbliche, delle imprese locali e della cittadinanza per l’approvvigionamento energetico – ricorda Massari – Per le pubbliche amministrazioni si verifica una maggior spesa a carico dei bilanci comunali già oggi difficilmente compatibile con le entrate attualmente. Per questo abbiamo pensato a delle linee di comportamento condivise per far fronte alla situazione, pur nella piena autonomia di ogni amministrazione, e tendendo conto del dovere di garantire la massima sicurezza possibile nella circolazione delle persone e dei mezzi di trasporto nel territorio di competenza e anche preservando i sindaci da responsabilità aggiuntive.”

Queste le linee di indirizzo condivise.
Per quanto riguarda l’illuminazione pubblica, si darà la preferenza ad uno o più dei seguenti provvedimenti:
•        accensione Luminarie solo in orari di maggior afflusso dalle ore 17 alle ore 24;
•        abbassamento fino al 30% della luminosità dei corpi illuminanti;
•        spegnimento mattutino/serale anticipato o ritardato in base al calendario astronomico fino a 40 minuti prima e dopo, come previsto dalla legislazione regionale;

In merito al riscaldamento edifici pubblici, si darà la preferenza ad uno o più dei seguenti comportamenti:
•        ottimizzazione degli orari di apertura degli immobili pubblici (sedi comunali, biblioteche, ecc.);
•        razionalizzazione o sospensione delle attività nei locali con bassi numeri di affluenza;
•        concentrazione delle attività scolastiche nei pomeriggi dei giorni feriali con chiusura dei plessi al sabato.

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