Roberti- Canova: anche il Consiglio di Stato dice NO- I commenti delle candidate

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Respinto il ricorso in appello al Consiglio di Stato di Roberta Roberti e Michela Canova.

Dopo la conferma dell’esclusione delle due liste collegate alle due candidate sindache Parma Città Pubblica di Roberti e Parma Democratica di Michela Canova anche il Consiglio di Stato respinge il ricorso.

Fuori, dunque, dalla competizione elettorale le uniche due donne candidate.

L’esito del Consiglio di Stato che confermerebbe la nostra esclusione dalla competizione elettorale fa emergere comunque la natura formale e non sostanziale delle motivazioni-scrive Michela Canova-

Un contesto legislativo e normativo elettorale fermo ad inizio Novecento, ben lontano dai procedimenti che la stessa pubblica amministrazione utilizza ormai nel mondo della contrattualistica, degli appalti e di altre ben più importanti situazioni di garanzia degli atti.

Una condizione congeniale ai partiti strutturati e che scoraggia la partecipazione democratica di movimenti e candidati civici.

Rimane certamente, di questa breve ma intensa e gratificante esperienza, il lascito di una posizione programmatica chiara, realistica adeguata ai veri bisogni della città che la mia candidatura proponeva.

Oggi vediamo ancora molti programmi dei candidati caratterizzarsi per una certa ambiguità delle posizioni o peggio attraverso progetti mirabolanti, promesse ingannevoli che hanno già segnato la stagione dei grandi errori e dei grandi sprechi in particolare nel secondo quinquennio della città-cantiere ubaldiana.

Il mio richiamo è allora quello di coniugare una visione avanzata di città – attraverso la prospettiva ambientale, di sviluppo della Food Valley, di una reale organizzazione del welfare – con il realismo di un impiego oculato e soprattutto distribuito delle risorse, che la mancata cura della città richiederà nei prossimi cinque anni.

Questa mia posizione politica, e l’ho riscontrato sul campo, mi è valsa l’attenzione di un elettorato non condizionato dal pregiudizio ideologico, raccogliendo quindi un consenso autenticamente trasversale.

Ciò è dipeso anche dalla mia assoluta autonomia, a differenza di altri che dietro l’apparenza di una nuova giovanile proposta hanno il supporto di vecchie e consumate stagioni del civismo, a cui si aggiungono nuovi partitie non solo in sottotraccia.

Raccomando quindi ai miei elettori di riscontrare l’autenticità e la capacità di autonomia dei candidati oltre che la fattibilità della loro proposta programmatica.

In ogni caso il mio percorso politico, insieme agli amici e sostenitori di Parma Democratica che ringrazio per tutto il contributo e gli sforzi compiuti, non si esaurisce certamente qui, e mi vedrà ben presente sui temi futuri della città alla quale continuerò a dedicare attenzione e amore.”

Roberti: “Grazie per la grande solidarietà ricevuta da tanti cittadini e cittadine. Questo grande patrimonio di partecipazione non può e non andrà disperso

 

Siamo senza parole- continua Roberta Roberti- ma non siamo pentiti di aver fatto ricorso al Consiglio di Stato perché ci sembrava doveroso provare in tutti i modi a rimanere al nostro posto, in corsa per le elezioni” commenta Roberta Roberti. 

Ringraziamo tutti i cittadini e le cittadine che ci sono stati vicini e hanno voluto sostenerci in questa battaglia di democrazia e partecipazione anche con donazioni che continueremo a raccogliere per far fronte alle enormi spese sostenute”.

 

Un ringraziamento particolare per il loro contributo di stima e sostegno va a Laura Cavandoli e Giampaolo Lavagetto che, nonostante le divergenze politiche, hanno voluto testimoniare il loro rispetto per le nostre scelte in nome della democrazia partecipativa“.

Continueremo attivamente a seguire la campagna elettorale tentando di portare avanti le nostre idee interrogando gli altri candidati su temi e criticità che ci sembrano urgenti nel puro interesse della città, dalla parte dei cittadini” conclude Roberti.

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