A  quale paese appartiene il primato di velocità di internet?

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Dalla copertura della fibra Vodafone a quella TIM, quando si parla di fibra la capillarità dell’infrastruttura è sicuramente uno degli argomenti più dibattuti. Tuttavia, molti sono gli aneddoti e le curiosità legate a questa tecnologia.

Indubbiamente la tecnologia compie continuamente importanti passi in avanti, raggiungendo costantemente nuovi record. Uno dei record più interessanti è quello che riguarda la velocità di internet.

Mentre ancora ci sono luoghi in cui la copertura permette a malapena di collegarsi a siti in versione HTML, un nuovo primato è stato raggiunto, e i numeri sono da capogiro.

Primato di velocità internet: chi lo ha raggiunto?

Ancora una volta, è l’Asia a dominare nel settore delle tecnologie, e in questo caso si tratta del Giappone.

Infatti, il paese asiatico ha battuto ogni record sul trasferimento di dati su internet. È stato il National Institute of Information and Communication Technologies (NICT) del Paese asiatico che ha stabilito un nuovo record di velocità di Internet riuscendo a trasferire dati a 319 terabit al secondo (Tbps).

Ma di cosa si tratta esattamente? Partiamo col dire che la velocità di connessione altro non è che la velocità di allineamento tra il router o il modem di casa e la rete dell’operatore. Questa velocità di connessione permette quindi all’utente di scambiare dati in trasmissione e ricezione con la rete del proprio operatore.

Quello raggiunto dal Giappone è un record importante che porta la tecnologia a nuove interessanti possibilità. Immagina di poter scaricare oltre 10.000 film in HD in un solo secondo. Sarebbe impossibile con la tua connessione?

Eppure in Giappone sarebbe possibile, tanto che la velocità registrata di 319 Tbps è quasi il doppio dei 179 Tbps fatto segnare da un team di ricercatori britannici e giapponesi nell’agosto 2020.

Il gruppo di ricercatori ha lavorato per migliorare la trasmissione dei dati, utilizzando per l’occasione una tecnologia all’avanguardia sulla fibra ottica.

Stiamo parlando di un nuovo tipo di cavo di fibra ottica. In genere, i cavi che conosciamo e utilizziamo solitamente contengono un nucleo e diversi rivestimenti che vanno a proteggere i dati che vengono trasmessi al loro interno.

Invece, il team di scienziati giapponesi ha scelto di utilizzare un filo sperimentale in fibra ottica. Questo è composto da ben quattro nuclei, aggiungendone tre al classico cavo di fibra ottica, infilandoli all’interno di un cavo delle dimensioni di una fibra standard.

Hanno quindi costruito un sistema di trasmissione a lunga distanza attorno a una fibra ottica a 4 fili, con un diametro di rivestimento standard. Ciò sfrutta una larghezza di banda di trasmissione più ampia.

Per l’esperimento, gli scienziati hanno quindi sparato un pettine laser a 552 canali a più lunghezze d’onda con l’assistenza di amplificatori di terre rare. La simulazione si è basata sul trasferimento dei dati per una distanza simulata di ben 3.000 chilometri. Il tutto è avvenuto senza la perdita né del segnale e né della velocità. Un risultato straordinario, ma sarebbe possibile replicarlo e applicarlo anche in Italia?

Velocità internet da record, sarebbe possibile in Italia?

In Giappone è stato possibile realizzare questo nuovo incredibile record grazie all’avanzamento della tecnologia e all’utilizzo di strumentazioni all’avanguardia.

Tuttavia, questo rimane un semplice esperimento che rimarrà ancora per molto tempo distante dalla nostra realtà.

Infatti, anche se questo sistema a quattro core potrebbe funzionare con le reti già esistenti in giro per il mondo, il costo di questa tecnologia sarebbe fin troppo elevato.

La speranza dei ricercatori è, tuttavia, quella di rendere sempre più vicino il giorno in cui queste grandi velocità di trasmissione diventino disponibili per tutti, non solo per scaricare film o videogiochi, ma soprattutto per implementare le tecnologie esistenti.

Possiamo, quindi, concludere affermando che ci vorrà ancora molto tempo prima che il sistema a 4 core farà parte della vita di tutti i giorni. 

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