EMERGENZA CASA A LANGHIRANO.Martedì prossimo 14 dicembre l’Ufficiale Giudiziario busserà alla porta di una famiglia di lavoratori di Langhirano per intimare lo sfratto per morosità.
Si tratta di una famiglia con figli, beninserita nel contesto del paese ma che in seguito al ritardo nel pagamento di alcune mensilità di affitto si è vista intimare lo sfratto dal proprietario.
Inutili sono stati fino ad ora i tentativi di riuscire a recuperare un altro alloggio in affitto e questo avviene anche se la condizione della famiglia dal punto di vista economico si è assestata. Il mercato dell’affitto è bloccato e per di più richiede canoni esosi.
Le speranze di accedere a un alloggio ERP sono pari a zero, considerato che il Comune di Langhirano ha assegnato i pochi alloggi disponibili a coloro che sono stati fatti uscire dalla struttura d’ accoglienza di Via Micheli (Ex Caserma) con il risultato di trovarsi con una capiente struttura completamente vuota (ex Caserma) e zero alloggi assegnabili a chi si trova nella lunga graduatoriaERP (60 domande destinate a non avere risposta).
Occorre poi considerare che la gravità dell’emergenza abitativa arriverà a manifestarsi pienamente dopo il 31 dicembre quando diverranno eseguibili, dopo un periodo di blocco deciso dal governo,anche gli sfratti maturati nel periodo pandemico.Ci chiediamo a questo punto che strumenti intenda mettere in campo il Comune di Langhirano per affrontare questa emergenza sociale.
Dal nostro punto di vista ribadiamo, in mancanza di un piano di sviluppo del patrimonio ERP, la necessità di provvedere a un piano di recupero della ex Caserma di Via Micheli .
