E’ quanto prevede il testo finale del nuovo decreto legge Covid, firmato dal capo dello Stato.
Ha diritto al «green pass» anche chi è guarito, in questo caso la durata è sei mesie riguarda chi ha superato l’infezione da Sars-Cov-2 e, a seguito di tampone negativo, è uscito dall’isolamento (anche in caso si fosse asintomatici). Infine chi è risultato negativo ad un tampone molecolare o un antigenico rapido effettuato entro le 48 ore.
Il «green pass» autorizza a spostarsi tra regioni di colore rosso o arancione, a partecipare a determinati eventi come spettacoli all’aperto, cerimonie civili e religiose, fiere, convegni e congressi. Tra le ipotesi di un suo utilizzo anche per l’ingresso in sale giochi, bingo e casinò che riapriranno dal primo luglio e le discoteche, quando ripartiranno.
In caso di vaccino il pass lo rilasciano le Asl, chi è guarito può richiederlo al medico di base mentre l’esito del tampone viene consegnato dal laboratorio di analisi.
Il «green pass» è valido solo per spostarsi in Italia. Può essere utilizzato anche per andare in Europa, ma solo nei Paesi che lo accettano. A giugno dovrebbe entrare in funzione il green pass europeo, il «Digital green certificate», dopo la definizione di dati e regole comuni a tutti i 27 Paesi dell’Unione. Ha le stesse caratteristiche della certificazione verde italiana — quindi certificato di vaccinazione, o tampone negativo o certificato di guarigione — ma avrà un «QR code» associato ad un codice identificativo univoco.