Coronavirus / Parola d’Ordine: Equilibrio, di Gabriele Majo – 3^ puntata: Non abbassiamo la guardia

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(Gabriele Majo, direttore responsabile di www.stadiotardini.it) – Carissimi, questa terza puntata di Parola d’Ordine: Equilibrio, vede qui di fianco ed in evidenza, eccezionalmente, non la storica “miniatura” delle mie articolesse su StadioTardini.it, opera del fotografo Franco Saccò, bensì una vignetta che un amabile buontempone di conclamata fede Crociata ha ricavato pochi giorni fa dopo aver letto su una chat una mia affermazione da vecchio saggio che faceva seguito ad un audio anonimo, presumibilmente uscito dall’Ospedale di Parma, in cui si dava la buona nuova che quella mattina (era il 31 Marzo 2020) la zona Covid 19 del Pronto Soccorso era vuota, senza pazienti: “Bene così – ho argomentato – ma teniamo alte le difese. Non è finita. E’ come il primo punto dopo una serie di sconfitte; dar speranza e forza, ma non illudere”. Il facile entusiasmo, unito alla italiota caratteristica di mollare gli ormeggi prima dell’effettivo approdo, potrebbe essere il principale nemico della cosiddetta

diretta conteFase 2, cui ha accennato l’altra sera il Premier Giuseppe Conte, durante la diretta streaming nella quale prolungava le misure restrittive di prevenzione alla diffusione del Coronavirus fino dopo Pasqua. «Stiamo programmando la fase 2 dell’emergenza per allentare alcune misure e apprendere a convivere con il virus». Secondo le prime interpretazioni, assieme alla Resurrezione del Signore sarebbe potuta avvenire, nelle ore successive e a scalare, anche quella del nostro Paese, con le prime autorizzazioni alla riapertura per le aziende che fanno da supporto alla filiera alimentare e farmaceutica; il calendario, successivamente, avrebbe previsto un’apertura scaglionata per tutte le altre attività che avrebbero dovuto ricominciare a protezione civile angelo borrelliMaggio, ma è proprio di stamane la notizia che il capo della Protezione Civile Angelo Borrelli (ospite di ‘Radio Anch’io’ su Rai Radio 1), abbia già iniziato a procrastinare ulteriormente l’avvio della Fase 2 a dopo il ponte del 1° Maggio, con data probabile dell’effettivo start il 16 Maggio, salvo un successivo dietrofront in una successiva intervista concessa all’agenzia Ansa, in cui, dopo aver chiarito «avevo chiaramente detto di non voler dare date e ho ribadito ancora una volta che l’inizio della nuova fase dipenderà dai dati e dall’analisi degli scienziati», affermava «l’orizzonte temporale resta quello del 13 aprile come annunciato dal presidente del consiglio. Ogni decisione sulle misure restrittive e sull’eventuale “Fase 2” spetterà dunque al Governo» (che evidentemente gli avrà un po’ tirato le orecchie per l’allarmistica uscita non concordata e un po’ fuori dallo schema dei provvedimenti presi a scaglioni e commisurati con la situazione contingente e non di così lunga gittata e contradditoria con le parole dello stesso vertice dell’Esecutivo).
non siete bloccati in casaDurante questa fase intermedia (altrimenti  detta anche di convivenza col Coronavirus), indipendentemente da quando partirà, ci sarà ancora l’obbligo di mantenere il metro di distanza tra le persone, magari con l’ausilio di mascherine, mentre aziende, ristoranti, bar, negozi dovranno attenersi alle nuove modalità che saranno sancite dal Governo in base alle indicazioni del Comitato Tecnico Scientifico.
E’ bastato, comunque, il raggiungimento del plateau – ovvero il picco che non è una cima, ma un altopiano – per allentare la guardia: nelle metropoli, come documentato dai vari TG o video amatoriali nelle ultime ore, si sono già formate code ai semafori e il generale si avverte che c’è più gente in giro rispetto al clou della Fase 1, ovvero quando la salita verso la vetta procedeva a marce forzate. Io credo che quando si raggiungerà la Fase 2 (ma anche prima) servirà molto buon senso da parte di tutti: è chiaro che parecchi desiderino uscire dai “domiciliari”, specie quelli meno dorati, ma questa smania rischia di favorire la ricaduta che tante volte è peggio della malattia (solo tra due settimane si saprà, a proposito di ricadute, se, chi è guarito non rischierà effettivamente un nuovo contagio). Ci saranno disposizioni che regoleranno i nostri comportamenti, ma come sempre servirà il buon senso individuale, per salvaguardare la salute nostra e degli altri.
resteremo tutti in mutamde ma andrà tutto beneNon ho messo a caso per prima “nostra” in quanto, con buona pace dei balconi e dei flash mob e dell’effetto Mondiali di Calcio del contagio, sovente l’uomo, animale individuale, pensa prima di tutto a sé stesso e poi agli altri. Vedo molta retorica, anche nei vari discorsi che fanno i governanti, sulla ottima risposta degli italiani alle disposizioni, in realtà, a mio modo di vedere, sanno perfettamente anche loro che stan dicendo così per stimolare ulteriormente, perché comunque c’è stato il bisogno di sanzioni, anche pesanti prima dal punto di vista penale e poi anche economico (quando si tocca il portafoglio aumenta la sensibilità) per spronare il senso di responsabilità.
Che dire poi degli avvoltoi che approfittano delle calamità per trarne vantaggio o profitto: sono particolarmente odiosi i malviventi che affiggono finti avvisi per fare uscire i non residenti dalle abitazioni nelle quali sono ospiti (sì da avere più facile accesso agli appartamenti per un non desiderato servizio di ri-pulizia generale) o peggio ancora che (ed attenzione bene che sta succedendo anche nella nostra cara Parma) ti bussano alla porta con la scusa di consegnarti urbano cairo video motivazionaledelle mascherine donate dal Comune e con quella scusa si introducono in casa, peraltro armati, al di là di tutti coloro che han lucrato sulle mascherine e su altri DPI. Di solito predico equilibrio, però in casi come questi servirebbe, invece, un certo rigore senza indulgere a garantismi di sorta. Nel girone degli avvoltoi andrebbe inserito anche chi da questo periodo cerca di trarne un vantaggio, sia pure lecito: fa scuola in questo senso il patron del Torino, Urbano Cairo, il quale, la settimana scorsa si è un po’ sputtanato dopo che un suo video motivazionale (un po’ da venditore di pentole, sperando che costoro non se la prendano) destinato alla rete vendita dei suoi giornali e televisione che doveva rimanere chiuso in quel circuito, ma ne è uscito diventando, inevitabilmente, subito virale. Ma non è l’unico esempio, perché sono tanti che si ingegnano, anche con campagne pubblicitarie ad hoc, nei settori trainanti per cercare di fare quanto più cassetto possibile, magari con l’esca della beneficenza a favore di questo o quell’ente benemerito.
gazzetta dell'emilia morti di statoE’ di ieri, invece, la notizia del deposito alla Procura della Repubblica di Roma di una denuncia contro il Primo Ministro Italiano Giuseppe Conte, e dei suoi colleghi Roberto Speranza, Ministro della Salute e Luciana Lamorgese, Ministro degli Interni, da parte degli avvocati Augusto Sinagra (che lo ha rivelato nella sua pagina Facebook) e Alfredo Lonoce, con l’accusa di avere sottovalutato l’emergenza e di non avere agito in modo tempestivo “omettendo nei tempi e nei modi necessari ogni misura di contenimento e di prevenzione”, consentendo, quindi, la “enorme diffusione” del “virus “ con “l’impressionante numero avutosi di contagiati e di deceduti”. Ho già esposto, nella puntata precedente, il mio punto di vista: non è questo, a mio parere, il momento dei j’accuse, non vanno sprecate energie che ora devono essere tutte focalizzate all’obiettivo di saltarne fuori; debbo tuttavia riconoscere alla giornalista gazzetta emilia appello a mattarellaFrancesca Caggiati – che sulla Gazzetta dell’Emilia, la scorsa settimana, parlando di morti di stato, aveva addirittura invocato l’applicazione dell’articolo 575 del Codice Penale per omicidio doloso – non solo di essere sempre sul pezzo, ma addirittura di anticipare, con lungimiranza differente a quella dei governanti – che inseguono anziché prevenire – gli argomenti caldi, quasi dettandone l’agenda: sempre lei, infatti, sulle stesse colonne virtuali, era stata autrice, il 9 Marzo scorso, di un appello al Presidente della Repubblica Sergio Mattarella, (“Qui bisogna fermare tutto il paese”), provvedimento che poi in pratica si materializzò pocheore dopo, con un DPCM che estese la zona rossa a tutto lo Stivale, ampliandola, appena 48 ore prima il precedente che aveva messo in protezione altre 14 gazzetta emilia stiamo in casaprovincie tra cui quella di Parma, DPCM che era sempre stato battuto sul tempo dalla Caggiati che il 7 Marzo, sempre sulla Gazzetta dell’Emilia, aveva lanciato lo slogan “STIAMO IN CASA”, poiché siamo in stato di emergenza sanitaria, piantiamola di raccontarcela. Nell’articolo “Morti di Stato” la giornalista fu tra le prime a tirare a mano e a mostrare (carta canta) la Gazzetta Ufficiale del 1° Febbraio 2020, in cui era sancito lo Stato d’Emergenza per 6 mesi (scadenza 31 Luglio 2020), domandosi perché “se lo Stato sapeva tutto già il 31 Gennaio” (poiché allertato da OMS, ndr) “non si è attivato e non ha cercato fin da subito di evitare il peggio?”. Interrogativo successivamente sottolineato anche da Federica Sciarelli in uno speciale Chi l’ha visto?, poiché giovanna botteri chi l'ha visto 01 04 2020fino ad attorno l’ultima decade di Febbraio non ci furono provvedimenti atti al contenimento della diffusione del contagio, con distanziamento sociale, ma, al contrario, inviti bipartisan all’aggregazione (con tanto di compagne video) specie in quelle zone che, col senno di poi, abbiamo visto particolarmente martoriate (Bergamo, su tutte). A proposito di Chi l’ha visto?, molto interessante l’intervento dalla Cina della corrispondente RAI Giovanna Botteri (in quel momento l’ora locale era le 4.15 del mattino!) che a invita porre attenzione soprattutto sui portatori sani, dopo il riemergere di contagi seguito ad una fase di tregua, che non andava certo conclusa con la fine della guerra. Gabriele Majo

LE PRECEDENTI PUNTATE DI PAROLA D’ORDINE: EQUILIBRIO

PAROLA D’ORDINE: EQUILIBRIO, di Gabriele Majo – WHATSAPP MEDICAL BLOB

PAROLA D’ORDINE: EQUILIBRIO, di Gabriele Majo – 2^ PUNTATA: NON ALIMENTIAMO IL COMPLOTTISMO

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