Il coronavirus si è portato via Danfio “Bianco” Bianchessi

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Il coronavirus si è portato via un volto amico, una persona a noi, storici (ahi noi, per età) cronisti del Parma, affettivamente legata. Nel dolce, accorato, congedo di Gabriele Majo, una grande verità: questo virus non è roba che non ci riguarda. Si porta via un amico, e tanti altri potrebbero essere alla sua mercè.

di Gabriele Majo – da www.stadiotardini.it
Verso l’ora di pranzo un messaggio WhatsApp, poi allargato alla comunità dei cronisti abitualmente al seguito del Parma, mi informava della scomparsa – causa Covid 19, Coronavirus – di Danfio “Bianco” Bianchessi, 80 anni, che era stato nume tutelare del Centro Sportivo di Collecchio nei primi anni della presidenza di Tommaso Ghirardi.

Egli raccolse l’eredità di un mio grande amico, Franco Chiastra, che somatizzò il traumatico addio al club Crociato vecchia gestione fino al punto di ammalarsi per poi lasciare questa valle di lacrime pochi mesi fa. E’ inutile nascondere che per queste circostanze i rapporti tra il sottoscritto e “gli occhi e le orecchie del presidente”, come amava auto-definirsi il Bianco – che vantava un grande feeling con cesare Prandelli – specie inizialmente, non fossero proprio ottimali, anche se con il passare degli anni lui, come diversi altri, tra cui gli stessi protagonisti di certe dispute proprio qui su StadioTardini.it, si accorse della buona fede del sottoscritto e soprattutto della pulizia del mio gioco da avversario strenuo ma non propenso ai colpi sotto la cintura (pur avendone subito

DANFIO BIANCO BIANCHESSI SLIDEqualcuno), arrivandone ad apprezzare la buona fede.

Bianco e la sua Signora – cui in questo momento mi stringo nel dolore, porgendo le mie condoglianze – erano affezionati lettori di StadioTardini.it e non solo di quello dei tempi barricaderi, ma anche di quelli successivi. Negli ultimi anni, sotterrata ogni ascia di guerra, era anche un piacere rivedersi talvolta a Collecchio, ed oggi che non c’è più, provo qualcosa di più di un normale umano dispiacere per il suo addio dovuto tra l’altro alla grave emergenza del momento, aprendoci gli occhi, un po’ a tutti, perché ci fa capire come il contagio non sia una cosa lontana che riguardi solo gli altri, ma anche chi ha condiviso una parte della nostra vita, anche se non sempre pensandola allo stesso modo. Addio Bianco.  Gabriele Majo da www.stadiotardini.it

 

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