Coronavirus: stop a multe e bollette nelle zone rosse

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Il decreto varato dal governo con gli aiuti per la zona rossa maggiormente interessata al coronavirus prevede l’uso dei fondi disponibili (circa 200 milioni) per la cassa integrazione in deroga per la Lombardia, Veneto ed Emilia Romagna. E’ quanto si apprende da fonti del ministero dell’Economia.

Il decreto: stop a bollette

Dalla sospensione delle cartelle, agli aiuti per le imprese, fino allo slittamento della precompilata e all’anno scolastico salvo anche se più breve di 200 giorni. Il governo ha varato, salvo intese, il primo decreto di aiuti economici per aziende e cittadini delle zona rossa, quella più interessata al coronavirus. Il decreto riguarda i comuni di Bertonico, Casalpusterlengo, Castelgerundo, Castiglione d’Adda, Codogno,Fombio, Maleo, San Fiorano, Somaglia, Terranova dei Passerini e Vò ma in alcuni punti prevede misure più estese.

Ecco i principali provvedimenti: FISCO, SLITTANO CARTELLE, ACCERTAMENTI E PRECOMPILATE: Sono prorogati al 31 maggio tutti i versamenti in scadenza tra il 23 febbraio e il 30 aprile che riguardano cartelle di pagamento, avvisi di addebito emessi dagli enti previdenziali ed assicurativi; accertamenti esecutivi, rottamazione-ter e saldo e stralcio; slitta al 30 settembre il termine ultimo per la presentazione del 730. La misura di fatto anticipa l’entrata in vigore del calendario previsto per il 2021. Sospeso anche il pagamento dei diritti Camerali. BOLLETTE E MUTUI: stop fino al 30 aprile e possibile rateizzazione successiva per le bollette di acqua, gas ed energia elettrica. Sospese per 12 mesi le rate dei mutui agevolati concessi da Invitalia alle imprese; possibile la sospensione del pagamento dei mutui sulla casa per i lavoratori che subiscano la sospensione dal lavoro o la riduzione dell’orario di lavoro per un periodo di almeno 30 giorni; AMMORTIZZATORI SOCIALI: il decreto prevede la cassa integrazione ordinaria per le unità produttive nei comuni della zona rossa con la possibilità di sospensione della Cassa integrazione straordinaria per le imprese che vi avessero fatto ricorso prima dell’emergenza sanitaria; la cassa integrazione in deroga per Lombardia, Veneto ed Emilia Romagna per i datori di lavoro del settore privato, compreso quello agricolo che non hanno la cig o il Fondo di solidarietà per le regioni interessate; un’indennità di 500 euro al mese, fino a tre mesi, per i lavoratori che hanno rapporti di collaborazione coordinata e continuativa, per gli agenti commerciali, per i professionisti e per i lavoratori autonomi domiciliati o che svolgono la propria attività nella zona rossa. INCENTIVI ALLE IMPRESE: viene incrementato il Fondo di garanzia per le piccole e medie imprese esteso a 750 milioni con la priorità nella concessione del credito alle aziende operanti nella «zona rossa», comprese quelle del settore agroalimentare. Incrementato di 350 milioni il fondo Simest destinato al sostegno delle imprese esportatrici.AGEVOLAZIONI PER I CITTADINI E I LAVORATORI: il decreto prevede l’estensione della validità delle tessere sanitarie e della Carta nazionale dei servizi; misure per agevolare lo smart working nel pubblico impiego; il mantenimento della retribuzione dei dipendenti pubblici in caso di malattia o quarantena …E PER GLI STUDENTI:possibilità, per i laureati in medicina e chirurgia che non possano sostenere l’esame di Stato di frequentare con riserva il corso di formazione specifica in medicina generale; la conservazione della validità dell’anno scolastico, anche sotto i 200 giorni previsti dalla legge; TURISMO E VIAGGI: si prevede, per le strutture ricettive, le agenzie di viaggio e i tour operator, la sospensione fino al 30 aprile del versamento dei contributi previdenziali e delle ritenute fiscali. Per chi non ha potuto viaggiare da e per la «zona rossa», o usufruire di pacchetti turistici a causa delle misure di contenimento e di prevenzione disposte dalle autorità italiane o straniere si prevedono specifiche forme di compensazione e rimborsi anche attraverso voucher.
GIUSTIZIA: tra le varie misure previste la sospensione dei termini nei procedimenti civili e penali nelle regioni in cui si trovano i comuni interessati dal focolaio nonchè per tutti i processi,anche fuori dalle zone interessate, in cui risulta che una delle parti o i loro difensori siano residenti (o esercitino) in uno dei comuni interessati.
E’ prevista inoltre la sospensione delle udienze negli uffici giudiziari del circondario in cui si trovano i comuni interessati dal focolaio.

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