Il Decreto preannunciato dal Ministro Bussetti riguardante “Misure urgenti per i precari della scuola” è ancora bloccato. Martedì si svolgerà un Consiglio dei Ministri decisivo. FLC CGIL, CISL FSUR e UIL Scuola Rua territoriali chiedono che il Governo rispetti gli impegni presi la notte del 24 aprile dal Presidente Conte e dal Sottosegretario Giulietti con le organizzazioni sindacali.
La Costituzione tutela il diritto all’istruzione. Un paese che vuole costruire futuro per i propri figli non può prescindere da una scuola nella quale gli insegnanti, che ricoprono da troppi anni posti vuoti senza titolare, non vengano stabilizzati garantendo la continuità educativa. 170.000 supplenze su posti vacanti: i numeri dello scorso anno. Non è serio proseguire su questa strada. Il governo si assuma le proprie responsabilità per:
- garantire alle famiglie il diritto per i propri figli ad una scuola di qualità che offra a tutti senza distinzioni la possibilità di crescere raggiungendo traguardi formativi e livelli di competenze pari a quelli dei loro coetanei europei. Obiettivi che si raggiungono soltanto quando è garantita la stabilità e la continuità di docenti che lavorano su progettualità non a scadenza ma su base pluriennale.
- Garantire ai lavoratori della scuola docenti ed Ata, che da tanti anni assicurano il servizio educativo, una speranza certa di futuro. Anche questo governo continua a non assicurare il diritto, sancito da norma europea, alla stabilizzazione dopo 36 mesi di tempo determinato, alla quale devono invece adeguarsi le aziende private anche in forme più restrittive.
- Migliorare la qualità della vita di lavoratori e studenti e tutelare l’ambiente evitando continui spostamenti e riassestamenti di un personale che ogni anno cambia sede e città e spessissimo non riceve nemmeno lo stipendio nei tempi di legge per incapienza di fondi. Un esodo di un popolo senza il quale la scuola non potrebbe aprire il 15 settembre del quale però ci si dimentica al momento dell’esigibilità di diritti ampiamente acquisiti.
Contestualmente il disegno di legge di “Assestamento del bilancio dello Stato per l’anno finanziario 2019” prevede pesanti tagli riguardanti la scuola tra i quali: 1. una riduzione di 5 milioni di euro (su 13,5) delle risorse per le procedure di reclutamento del personale docente; 2. una riduzione di oltre 14 milioni di euro del fondo per il funzionamento delle istituzioni scolastiche del I ciclo.
FLC CGIL, CISL FSUR, UIL Scuola Rua, fortemente preoccupate per le ricadute sul personale e sulle famiglie, invitano tutti i lavoratori della scuola e i cittadini che, in qualità di genitori, nonni, educatori hanno a cuore il futuro delle giovani generazioni, a partecipare al PRESIDIO, per il quale hanno chiesto autorizzazione, davanti alla Prefettura di Parma, in Strada Repubblica, il prossimo martedì 6 agosto alle ore 17.00.