Anna Frank: “Il Comune risponda alle domande dei ccv”

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“Abbiamo partecipato, ieri sera, alla affollatissima riunione sulla situazione della scuola Anna Frank organizzata dal CCV San Pancrazio (che va elogiato per avere promosso un incontro di vera partecipazione). La situazione è tuttaltro che “serena”. I genitori sono stati solo parzialmente informati dalla amministrazione ed è stato comunicato loro, a due giorni dalla chiusura della scuola, che l’anno scolastico non sarebbe ripreso in sede a causa del ritrovamento di amianto nell’intonachino dell’edificio. Poi nei giorni che hanno preceduto la riunione, il Comune, senza coinvolgere le Commissioni competenti o il Consiglio, ha annunciato il trasferimento della scuola nell’edificio “Pascoli” di via Saffi.

La scelta è stata al centro della discussione. Primo: perché la Pascoli è in centro storico, parecchio distante da Via Pini e i lavori alla Anna Frank dureranno anni. I genitori presenti ieri sera hanno tutti invocato una soluzione più confortevole e in proposito ci auguriamo che l’amministrazione voglia considerare ogni possibile alternativa, tenendo presente l’obiettivo di tenere unite le classi ma anche di agevolare la vita delle persone e dei bambini. Rispetto a possibili rischi per la salute nella scuola di via Pini il Comune ha rassicurato tutti, ma dovrà comunque essere ulteriormente spiegato il perché del trasferimento. Qualche genitore, peraltro, ha proposto la soluzione moduli provvisori.

Secondo: i genitori hanno palesato molta preoccupazione in merito alla agibilità della Pascoli, chiusa ormai da tempo e su questo chiediamo che l’amministrazione chiarisca pubblicamente e senza reticenze quali siano le condizioni dell’immobile, se esso sia idoneo e agibile sotto il profilo strutturale e sismico, se saranno necessari lavori e in che tempi e se vi saranno cantieri durante i primi mesi di scuola.

Terzo problema: il trasporto in autobus. Che, a quanto si apprende, dovrebbe essere lo stesso del servizio previsto per la scuola Newton di S. Lazzaro, il che significherebbe condividere mezzi che attraversano tutta la Città, da San Lazzaro alla Crocetta e ritorno: pare peraltro che gli autobus disponibili siano solo sei, il che evidentemente imporrebbe orari sfasati di inizio e fine lezioni nelle due diverse scuole di destinazione e tempi lunghissimi di trasporto e consegna degli alunni. Non è stato chiarito se e come sia previsto il pre scuola, se sarà previsto un servizio in uscita differenziato a seconda dell’orario diverso per i diversi percorsi dei bambini. In ogni caso, anche questa circostanza aggiunge problemi di gestione che devono essere assolutamente risolti.

Quarto: questo servizio, poi, sarebbe a pagamento per i genitori il che sarebbe inaccettabile trattandosi di una scuola di stradario e di un servizio di scuola dell’obbligo che non sarebbe più garantito dal Comune.

Domande e questioni che sono rimaste sospese, perché all’incontro di ieri non era presente alcun rappresentante della Giunta e dal Consiglio Comunale eravamo tre consiglieri di minoranza. Sono domande che riproponiamo qui con l’invito alla amministrazione a rispondere e a chiarire pubblicamente quanto prima. Il tempo passa, le famiglie sono preoccupate, è doveroso dar loro chiarimenti.

(gruppo consiliare Pd Parma) – Lorenzo Lavagetto – Caterina Bonetti – Sandro Campanini

 

 

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