Roberto D’Aversa festeggia da capolista un anno di Parma: 86 punti, due derby e una promozione. Ma sono tanti i numeri, compresi quelli di questo primo posto.
E’ arrivato dopo l’interregno Morrone, tra qualche scetticismo per la grande esperienza da giocatore ma quella piuttosto breve da tecnico: presentato in una gelida domenica al termine di Parma – Bassano, predicando coesione e possibilmente bel gioco.
“Il primo obbiettivo è quello di ragionare da squadra e giocare da squadra, possibilmente bene. Sono convinto che potremo trovare dei successi se mettiamo a disposizione della squadra le nostre qualità“ – aveva detto.
Una vittoria a Bolzano con il Sudtirol il biglietto da visita, poi il pareggio col Teramo in casa, la grande gioia della vittoria nel derby contro la Reggiana al Mapei, la rincorsa al Venezia, il pareggio al Penzo dopo due gol di vantaggio e il rosso a Canini, il 3-2 in rimonata con il Pordenone, il momentus horribilis con i pareggi con Forlì e Mantova e la sconfitta interna col Fano.
Ma anche il secondo posto, i play off tutti di un fiato, i 29 punti su 17 partite in questo scorcio di B, con 9 vittorie 6 sconfitte 2 pareggi, 26 gol fatti e 16 subiti: ecco alcuni dei numeri di D’Aversa gialloblù.
Che ora guarda avanti, a venerdì, a Terni, al futuro. A una nuova promozione, a nuovi traguardi. Ad altri numeri da sommare a questi, e i numeri, che nel calcio sono la cosa che conta di più, gli danno tremendamente ragione.
