Il Parma vola, D’Aversa rinnova: analisi di una svolta. E Faggiano?

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Il Parma vola, si accoccola nelle prime posizione della classifica sedando mugugni e cattivi umori, ma dove stanno le chiavi della svolta? Intanto la società ha fatto valere un’opzione, già prevista sul contratto firmato con Mister D’Aversa lo scorso dicembre, al momento del suo arrivo in ducale, che fara proseguire il matrimonio almeno fino al giugno 2019.

Ma cosa è cambiato dal Parma tramortito di inizio stagione a quello sfavillante di oggi? Proviamo a immaginarlo…

La condizione fisica – Il Parma si è ritrovato per ultimo, per iniziare il ritiro, con quasi quindici giorni di ritardo rispetto alle avversarie: promosso ai play off e rispettando i dettami federali in materia di ferie, altro non poteva fare. Concepibile quindi un ritardo di condizione, gambe pensati e fiato più corto in avvio e giocatori che hanno faticato a trovare l’affiatamento e a prendere le misure con la categoria in cui alcuni non avevano mai giocato.

Le condizioni di alcuni – Dezi e Insigne sono arrivati da separati in casa, senza aver fatto la preparazione con un gruppo ma allenandosi da soli o quasi. E lo hanno pagato: Dezi ancora non è nemmeno il cugino del giocatore visto nelle ultime stagioni, Insigne brilla, ma ci ha messo un pò… come d’altra parte lo stesso Scozzarella, ora, fondamentale. Resta tutto da capire che ne sarà di Siligardi: fortissimo ma in fase calante? O solo più in difficoltà dei compagni?

L’assetto difensivo –  Mazzocchi è una scommessa vinta, Scaglia, probabilmente, una persa. Così mentre “PM7” si gode la gloria da terzino, uno dei migliori giocatori di categoria in mezzo al campo si è visto soffiare il posto da Gagliolo: più difensivo, l’ex Carpi ha dato maggiore solidità. Nel mentre, Iacoponi è tornato in mezzo al posto dell’infortunato Di Cesare trovando la quadratura. Partenza in vista per Luigi Alberto?

L’arrivo dei cinesi – Nuova società, nuova vita? La vecchia società non ha mai fatto mancare nulla ai giocatori, denaro o sicurezza che fosse: ma è chiaro che un nuovo presidente, nuovi investimenti, nuove aspettative…nuovi stimoli, anche inconsci.

L’affaire Ceravolo – Diciamocelo…tra il dispiacere per un compagno che si fa male, le problematiche perchè servirebbe e le critiche a mezzo stampa…un pò di scompiglio c’è stato.

Il rinnovo di D’Aversa – Ecco ciliegina sulla torta: il rinnovo dell’allenatore. La società ha esercitato un’opzione già prevista sul contratto, rinnovo fino al 2019. Un premio preventivato, ma anche il riconoscimento di tutto il lavoro fatto dal tecnico fin qui. Ora messo in condizioni di lavorare ancora megio, consapevole di godere della stima della società.

Resta il dubbio Faggiano – Ancora da definire invece il rinnovo di Faggiano: che ne sarà? Per ora, tutto tace su quel fronte. Pesa l’acquisto ciccato di Ceravolo, ma non può essere sufficiente per cancellare tutto il buon lavoro fatto sul mercato di gennaio.

Stabilito quale sarà il ruolo di Hernan Crespo, probabilmente “uomo immagine” del Parma nel mondo, e di Antonio Cordon, che sarà una sorta di maxi-supervisore  di tutte le squadre dell’orbita Desport, si parlerà anche di lui, Daniele Faggiano, che vuole certezze sul proprio ruolo e sull’autonomia di operatività.

 

 

 

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