Ceravolo, un articolo uscito a Benevento lo scorso agosto “certifica” la pubalgia. E ora?

0

Ceravolo, la questione si fa sempre più…spinosa. Il giocatore rischia di stare fermo fino a tre mesi per il riacutizzarsi della pubalgia che lo tormenta da quando è arrivato a Parma  e rischia l’intervento chirurgico.

Ma di chi è la colpa? E cosa farà il Parma. E soprattutto, perchè è stato comprato un giocatore che già accusava problemi di pubalgia, che è risaputo essere un fastidio molto insidioso, oltre che dolorosissimo, difficile da curare e dagli esiti mai scontati: è infatti praticamente impossibile fare diagnosi temporali su modi e tempi di ripresa.

Ma la notizia, e la vera domanda, sta proprio li. Perchè è stato comprato un giocatore che rischiava di essere a mezzo servizio?

Senza voler indossare il cappello del boia e tagliare la gola a Daniele Faggiano che lo ha acquistato non esattamente a due soldi (si parla di 470 mila euro a stagione al giocatore per tre anni, più tre milioni di euro al Benevento), o allo staff medico che non ne ha colto il problema (???), la notizia è che già a Benevento Ceravolo soffriva di pubalgia.

Lo testimonia un articolo del 25 agosto 2017, da cronachedelsannio.it, dove viene chiaramente riportato che Ceravolo è alle prese da settimane con un problema di pubalgia.

Alla scoperta del Benevento, Corrado: “Baroni riconferma il 4-4-2. Bologna stai attento a Ciciretti e al Vigorito”

Quindi, che pensare? Daniele Faggiano, ospite a Calcio&Calcio su Dodici Teleducato ha precisato con veemenza che il Benevento stesso non era a conoscenza delle condizioni del giocatore e che mai il procuratore di Ceravolo, fresco di firma, Andrea Cattoli (per il quale la Belva ha lasciato Roberto Lo Florio, che ha altri assistiti a Parma, (ma quali? secondo Transfermaket.it non sarebbe così) non avrebbe mai rifilato un “pacco” ai ducali.

Un mesetto prima, però, l’amministratore delegato del Parma Calcio Luca Carra, nella stessa sede, aveva detto che “la società sapeva delle condizioni del giocatore, ma è stato preso in prospettiva”.

Ordunque, dove sta la verità? Nelle parole di Carra, che salverebbero il lavoro dello staff medico e dello stesso Faggiano, o in quelle di Faggiano stesso. E quindi, nella disperazione di aver perso Caputo e Matri si è preso un attaccante rotto – e non con un menisco che passa in un tempo definito – pur di prenderlo?

E sopratutto, come risolvere questo pasticciaccio? Non sia mai, lunga vita a Calaiò. Ma per vincere i campionati di punte ne servirebbero almeno due…

LASCIA UN COMMENTO

Please enter your comment!
Please enter your name here