Verso Foggia, D’Aversa: “Pronti a una gara di sofferenza”. Storia di una sfida nata nel segno di Zeman

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Dici Foggia e pensi subito a quando lo stadio Pino Zaccheria si trasformò in Zemanlandia. Nella seconda metà degli anni Ottanta il club rossonero era passato sotto la prorietà di Pasquale Casillo, che dopo aver ottenuto la promozione in Serie B chiamò Zdenek Zeman alla guida tecnica. L’allenatore boemo conosceva la piazza, perché era già stato sulla panchina del Foggia nel 1986/87, ovvero al primo anno di gestione Casillo. Non si parla ancora di Zemanlandia, ma la squadra con l’arrivo di Giuseppe Signori e Roberto Rambaudi (e successivamente di Ciccio Baiano) prende forma in un 4-3-3 destinato a rimanere nella storia recente del nostro calcio. Dopo due anni il Foggia vince il campionato e torna in Serie A dopo un’assenza di più di 10 anni. Al primo anno della gestione Casillo-Zeman nella massima serie, il Foggia arriva 9°. Ecco che si parla di Zemanlandia, di squadra votata all’attacco e dal gioco veloce. Un impianto che regge bene anche dopo le cessioni di Signori e Rambaudi, con un 11° e un altro 9° posto in A.

Il ritorno in B
Le successive vicende calcistiche e societarie hanno visto il Foggia negli anni allontanarsi dai piani alti del pallone. La scorsa stagione però, dopo 19 anni di assenza, i Satanelli sono tornati in cadetteria e nell’ultimo turno casalingo hanno potuto celebrare anche il ritorno alla vittoria allo Zaccheria sempre in B, battendo il Perugia per 2-1.

Nel segno del 4-3-3
Oggi il club è guidato da Giovanni Stroppa, che dopo aver giocato nel Foggia nel 1993/94, è stato chiamato alla guida del club pugliese la scorsa stagione. In Lega Pro, la squadra di Stroppa ha ben figurato vincendo il proprio girone e la Supercoppa in finale contro il Venezia, ottenendo tra le altre cose il primato di 10 vittorie consecutive. In B, Stroppa sta seguendo per certi versi le orme di Zeman, giocando con un 4-3-3 schierato alla ricerca della velocità di gioco. Nella rosa dei rossoneri si trovano nomi d’esperienza come i portieri Guarna e Pelizzoli, il difensore centrale Camporese, l’esterno Fedato e la punta Beretta.

Le parole di mister D’Aversa – “La squadra sta intraprendendo un percorso di crescita che c’era già stato nelle partite precedenti, contro l’Entella abbiamo portato a casa un risultato pieno e meritato. I gol su azione? Da questo punto di vista ero sereno, perché credo nel potenziale dei nostri giocatori: c’era bisogno si sbloccassero affrontando le situazioni in maniera serena e determinata. Ceravolo? Ha svolto gli esami stamattina, dispiace perchè perdiamo un giocatore importante ma dobbiamo pensare ora a trovare una soluzione, ho a disposizione giocatori importanti come Calaiò, Nocciolini e anche Frediani che è predisposto a ricoprire tutti e tre i ruoli là davanti.

Cosa penso dell’avversario di domani? Ho visto dal vivo Pescara-Foggia e posso assicurarvi che se c’era una squadra che avrebbe potuto vincere era proprio il Foggia nonostante il risultato finale: è una squadra che gioca bene a calcio e fa tantissimi gol, noi dobbiamo essere pronti a una partita di sofferenza perché giocheremo su un campo difficile con un pubblico che spingerà la propria squadra. Dobbiamo ragionare da squadra compatta e matura per portare a casa il risultato. Mi aspetto un Foggia che partirà forte, lo fanno spesso in casa dal punto di vista tecnico e fisico, noi dovremo essere bravi in entrambe le fasi e cercare di sfruttare i loro difetti dove ce ne sono. Loro cercano inoltre di giocare la palla anche se in difficoltà e sotto pressione, fanno un bel calcio ma hanno subìto diversi gol e dovremo essere bravi a sfruttare questa situazione”.

“Ci sarà turnover? Potrebbe esserci qualche cambio: ho a disposizione una una rosa di qualità. Dal punto di vista fisico la squadra ha dimostrato di poter chiudere le gare in crescendo, è successo contro il Pescara nonostante l’episodio negli ultimi cinque minuti, ma anche contro la Salernitana negli ultimi minuti nonostante la nostra doppia inferiorità numerica la squadra ha retto, per nostra la condizione fisica buona. Il recupero di Di Cesare? I tempi sono ancora lunghi”.

“Noi e il Foggia per il modo di difenderci siamo simili come squadre, poi dipende tutto dalle caratteristiche dei singoli e dal modo di interpretare la partita. I centrali? Gagliolo e Lucarelli hanno fatto bene a Palermo, Sierralta quando ha giocato ha fatto nel complesso una buona prestazione. Iacoponi può fare bene in questo ruolo di centrale, dipende da che partita vuoi fare e se hai bisogno di un terzino che copra di più o invece spinga”.

Il doppio ex – Si vede che era destino dovessero lavorare assieme. Un destino solo rimandato, quello che voleva che le strade di Francesco “Ciccio” Baiano e Zdenek Zeman si incrociassero. Tra Parma e Foggia, è l’attaccante napoletano il protagonista della nostra rubrica Storico Doppio Ex.

Ciccio nasce e cresce calcisticamente a Napoli. Gli Azzurri lo fanno entrare in prima squadra a metà anni Ottanta, quando allena Ottavio Bianchi. Il tecnico lombardo lo fa esordire in Coppa Italia prima e in Serie A poi, nella stagione 1985-86, mentre nella stagione successiva va in prestito al neopromosso Empoli, dove nella massima serie colleziona 26 presenze e 2 gol. Nel mentre il Napolo vince lo scudetto, così nella stagione successiva Baiano rientra alla base e può esordire in Coppa dei Campioni, dove gioca al Santiago Bernabeu l’ultimo quarto d’ora del match contro il Real Madrid perso 2-0.

A quei tempi il mercato di riparazione si svolgeva in autunno, così a novembre del 1987 Ciccio Baiano finisce in prestito al Parma. Qui però non trova Zeman, che è stato mandato via per lasciare il posto a Giampietro Vitali. Il nuovo tecnico lo schiera subito titolare nel derby vinto per 3-0 contro il Piacenza e, nel corso della stagione, dimostrerà più di una volta di avere fiducia nei confronti della giovane punta, alternandolo al compagno di reparto Alessandro Melli.

Baiano segna il primo gol nel 3-0 contro l’Arezzo, ripetendosi poi contro Udinese, Sambenedettese e Padova. Alla fine della sua esperienza nel Parma sono dunque 4 gol in 26 presenze. Un’esperienza importante per lui, che l’anno successivo può mettere a frutto in un nuovo prestito all’Empoli, stavolta in B, dove i gol in stagione sono 14.

Dopo un passaggio all’Avellino, per lui arriva l’incontro con Zeman: è l’estate del 1990 e a Foggia stanno per aprire i cancelli di Zemanlandia. Per Ciccio in realtà non è un buon momento: da napoletano, sognava finalmente di giocarsi un posto nel Napoli in prima squadra. Invece, la cessione al Foggia in Serie B diventa occasione di riscatto. Zeman propone in Puglia il 4-3-3 con il tridente Baiano-Signori-Rambaudi. A fine stagione i rossoneri salgono in A e Ciccio è capocannoniere della B con 22 reti stagionali, che diventano in totale 38 con la successiva stagione nella massima serie. Un’esperienza, quella foggiana, che per Baiano significa anche convocazione in Nazionale nelle gare di qualificazione a Euro ’92 contro Norvegia e Cipro.

Baiano si toglierà altre soddisfazioni con la maglia della Fiorentina (Coppa Italia e Supercoppa Italiana), per poi proseguire all’estero con il Derby County e il ritorno in Italia con Ternana, Pistoiese, Sangiovannese e Sansovino. Dopo il ritiro, ha intrapreso la carriera di allenatore, con esperienze da vice a Siena, Palermo e Chievo e lo scorso anno come tecnico del Varese.

 

L’arbitro dell’incontro – Sarà il signor Marco Piccinini della sezione Aia di Forlì ad arbitrare domani, martedì 24 ottobre (fischio di inizio: ore 20:30) la partita tra Parma Calcio e Foggia allo Pino Zaccheria di Foggia, gara dell’undicesima giornata del campionato Serie B ConTe.it 2017/2018.

A coadiuvarlo, come assistenti, sono stati designati i signori Tarcisio Villa di Rimini e Christian Rossi di La Spezia e, come quarto uomo, il signor Manuel Robilotta di Sala Consilina.

 

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