Chiusura punto vaccini a Busseto, Fratelli d’Italia dice no. Le parole di Elisa Guareshi e Gaetana Russo

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Brutta notizia per Busseto: l’ultima riunione del Comitato di Distretto dell’Ausl di Fidenza è stata come un fulmine a ciel sereno per i bussetani. Nel corso dell’incontro, che si è tenuto lo scorso 27 settembre, il direttore del Distretto di Fidenza Dott. Paolo Volta ha preannunciato l’interruzione del Servizio Vaccinale della Casa della Salute di Busseto, di Fontanellato e Salsomaggiore. L’azienda avrebbe deciso di interrompere il servizio per il periodo utile ad adempiere agli obblighi vaccinali previsti dalla Legge n. 119 del 31 luglio 2017 e relativi decreti attuativi stimando il periodo di sospensione in un anno massimo.

Siamo molto amareggiati per questa decisione unilaterale da parte dell’azienda AUSL che riteniamo penalizzi enormemente i cittadini di Busseto. Contestiamo i modi, in quanto non c’è stato confronto e dialogo sul tema”, ha dichiarato l’Assessore alla Sanità Elisa Guareschi che ha aggiunto: “Non è ammissibile che a fronte di uno sforzo quotidiano da parte degli operatori della struttura teso a garantire servizi per la popolazione anziana, malattie croniche e richiesta di implementazione dei servizi si risponda tagliando un servizio prioritario per le famiglie”.

Dal punto di vista geografico, infatti, Busseto è il punto sanitario più lontano dai luoghi di cura; la prossimità territoriale dovrebbe costituire un punto saldo per la cittadinanza: una centralizzazione dei servizi porterebbe alla creazione di difficoltà per le famiglie che lavorano, che si vedranno obbligate a spostarsi con bambini piccoli a Fidenza o a San Secondo. Nel nostro territorio si rileva inoltre un’alta  presenza di immigrati a scarso livello di inserimento sociale con prole, i cui spostamenti risulterebbero ancora più penalizzati.

Negli anni i professionisti della Casa della Salute di Busseto hanno promosso la chiamata attiva degli adolescenti immigrati con l’obiettivo del recupero vaccinale ed il completamento del percorso stesso. “Il rischio concreto – ha proseguito la Guareschi è che vengano ridotte le adesioni al sistema di vaccinazione, con ripercussioni negative in termini di salute pubblica. E’inoltre paradossale che da un lato lo Stato aumenti il numero dei vaccini obbligatori e dall’altro a livello locale venga impedita la facilità di accesso ai servizi. Ci auguriamo che la decisione venga quanto prima rivista, in quanto il risparmio economico non può prevalere, in uno Stato civile, sulla salute dei cittadini“.

Le parole di Gaetana Russo, Fdi Salsomaggiore e Tabiano – Apprendiamo in data odierna, dall’intervento dell’assessore Guareschi del Comune di Busseto, che in occasione dell’ultima riunione del Distretto Sanitario dello scorso 27/09 u.s., è stato deciso in pretesa ottemperanza degli obblighi vaccinali previsti dalla Legge n. 119 del 31 luglio 2017 una riduzione dei punti di vaccinazione a livello distrettuale, e nello specifico la chiusura dei punti sanitari di Salsomaggiore, Fontanellato e Busseto

L’azienda pare che abbia deciso di interrompere il servizio per il periodo utile ad adempiere agli obblighi vaccinali previsti dalla Legge n. 119 del 31 luglio 2017 e relativi decreti attuativi, stimando quindi il periodo di sospensione dei servizi in questi 3 comuni in un anno al massimo, pur non riferendo a decorrere da quando, nel cui lasso di tempo solo i punti di vaccinazione di San Secondo Parmense e Fidenza resteranno aperti.

Se anche fosse giustificabile e rispettato tale periodo di sospensione annuale, come riferito dal Distretto Sanitario, Fratelli d’Italia – An Salsomaggiore e Tabiano ritiene grave preliminarmente che l’odierna amministrazione non abbia ritenuto di informare i propri concittadini dell’imminente pericolo di chiusura del servizio locale, di cui è evidente che la decisione del 27/09 u.s. costituisca solo l’atto conclusivo di un iter più articolato, né abbia ad oggi, a “valle”, formalizzato alla cittadinanza la decisione assunta dal Distretto, né soprattutto è dato sapere se vi si sia contrapposta nell’interesse dei cittadini che dovrebbe tutelare, come invece in altri territori con amministrazioni più attente, né infine se tale decisione sia oramai irrevocabile o consenta invece un margine di discussione proficua con l’ente sanitario, nell’interesse dei più piccoli

Non si nasconde il proprio rammarico nell’apprendere che in attuazione di una legge che si condivide e che vorrebbe garantire la salute dei bambini, non segua invece da parte del nostro governo, in fatto di tagli alla sanità (queste parrebbero essere le motivazioni “sostanziali” del Distretto nella chiusura dei punti nei 3 territori), quanto da parte del nostro comune, una politica capace di consentire l’accesso in larga scala a tali servizi.

E’ evidente infatti che una centralizzazione dei servizi porterà alla creazione di difficoltà per le famiglie che lavorano, obbligate a spostarsi con bambini piccoli a Fidenza o a San Secondo, quanto una problematicità anche da parte degli operatori sanitari stessi nel “inseguire”, ai fini dell’obbligo vaccinale, bambini di territori limitrofi, le cui famiglie siano già oggetto di criticità (figli di immigrati o indigenti), con intuibili ripercussioni di salute pubblica.

Fratelli d’Italia – An, augurandosi che il Sindaco Fritelli decida di intervenire a tutela dei suoi concittadini, anche affiancandosi ad iniziative promosse dagli scriventi nell’interesse di tutti, nei prossimi giorni valuterà di presentare un’interrogazione in Regione, in sinergia con gli amministratori degli altri comuni penalizzati, nonché di dar corso ad ogni e più proficua iniziativa in tal senso, sperando che possa essere rivista la decisione del Distretto Sanitario.

 

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