Santa Croce – Arrestati grossisti della droga: trovati 17 ovuli nel retto

0

Erano i due grossisti dell’eroina e della cocaina a Parma. Nella loro abitazione di Piazzale Santa Croce ricevevano i fornitori che arrivavano da varie zone d’Italia poi suddividevano in dosi e smezzavano agli spacciatori del minuto, quelli da strada. Non si esclude che potessero rifornire anche altre piazze, non solo quella parmigiana. In tutto, dall’operazione ella Squadra Mobile della Polizia, capitanata dal comandante Romano, sono stati sequestrati 410 grammi di eroina e più di 300 grammi di cocaina.

Itoya Joseph e Okafor Joel, 24 anni e 43 anni, entrambi di origine nigeriana, erano in Italia con il permesso di richiedenti asilo anche se in corso c’erano accertamenti per il rinnovo. Non risiedevano ufficialmente a Parma ma erano riconducibili, di fatto vivevano e “lavoravano”, in città.

Lo scorso 18 maggio è iniziata l’operazione investigativa. Gli agenti, tenendo sotto controllo l’appartamento dei due, osservano Okafor dirigersi alla fermata dell’autobus dove lì lo aspetta Obode Celestin, un 21enne connazionale. I due salgono nell’appartamento e poco dopo si congedano. I poliziotti, con la collaborazione della Polfer, riescono a fermare Obode in stazione prima che riesca a prendere il treno. Dalle perquisizioni iniziali non si trova nulla ma una successiva radiografia permetterà di ritrovare 8 ovuli di cocaina di altissima qualità nel retto del giovane.

Poco dopo la stessa scena si ripropone con un altro soggetto, Iriakannu N.H., 39enne nigeriano. Anche lui fermato dalla Polfer verrà ritrovato con 9 ovuli di cocaina nel retto. Addosso anche 23 grammi di eroina in piccole dosi. Iriakannu e Obode risultano essere in possesso di permesso d’asilo rilasciato a Nuoro e Novara.

Itoya viene pedinato e fermato invece in viale Piacenza, nei pressi del supermercato Conad, con 5 ovuli di eroina e 1500 euro in contanti. L’elemento che ha confermato i sospetti della Polizia è stato una capsula di plastica gialla, di quelle che si trovano negli ovetti Kinder, piena di olio. Da lì la quasi certezza che il liquido dovesse servire per facilitare l’ingerimento e l’espulsione successiva degli ovuli di droga.

Dalla perquisizione in casa dei due nigeriani- dove viene trovato anche il “collega” Okafor- verrà poi ritrovata la restante droga: 32 ovuli di eroina da 260 grammi, 21 ovuli di cocaina da 180 grammi oltre a 37 dosi pronte da vendere. Dimostrazione, quest’ultima, che non solo rifornivano gli spacciatori da strada ma erano anche pronti a vendere al minuto.

I quattro, due dei quali già con precedenti specifici, sono stati arrestati e trasferiti in carcere.

 

LASCIA UN COMMENTO

Please enter your comment!
Please enter your name here