Munari, autocritica e rabbia: “Abbiamo sbagliato tutto, i tifosi sono con noi, ripartiremo da noi”

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Voce dello spogliatoio Crociato, dopo la sconfitta odierna patita allo stadio Rino Mercante con il Bassano Virtus (1-0), è stata quella del centrocampista Gianni Munari, ai microfoni per tutti, in nome di tutti. Con un’autocritica profonda, violenta, quasi dolorosa. Fatta di preoccupazione, autoconsapevolezza, voglia di ripartire.

“Abbiamo fatto l’ennesima partita che non dovevamo fare. Abbiamo sbagliato sotto tutti i punti di vista. Vi assicuro che la volontà c’è, da parte di tutti. Non possiamo essere questi. Se giochiamo così, facciamo fatica.

Ora dovremo guardarci dentro e fare un esame di coscienza. Bisogna staccare, per riprenderci alla grande, Comunque abbiamo un obiettivo da raggiungere, a cui crediamo. Oggi non c’è stata l’intensità giusta. Non è un problema fisico. Credo sia più un problema di testa. Abbiamo giocato tre partite la settimana scorsa, però abbiamo avuto l’opportunità di recuperare. Abbiamo sbagliato tante giocate, anche le cose più semplici.

Bisogna cercare di riattaccare subito. Ci vuole la responsabilità di prendere per mano la squadra. Credetemi, la volontà c’è. C’è sempre stata. Sì, è vero, questa settimana un po’ ha consumato le nostre energie nervose. Le motivazioni, però, devono andare al di là di quanto è successo questa settimana. Il Bassano è una buona squadra. Davanti hanno fatto la differenza. Hanno corso per tre, sia gli esterni che gli attaccanti. Hanno messo più intensità rispetto a noi. Sinceramente io non mi aspettavo un Bassano così. Si è dimostrato un’ottima squadra, soprattutto dal centrocampo in sù. Mi meraviglio che siano così indietro in classifica.

I tifosi ci hanno chiaramente espresso il proprio disappunto. Dispiace, perché li conosco, quattro anni fa ero qui. Domani è Pasqua, potevano benissimo stare a casa, ma invece sono venuti in tanti a Bassano. Ci hanno incitato anche a fine partita e ci hanno detto che sono con noi. Per noi è fondamentale. Lasciamoci alle spalle questa sconfitta, proviamo a ripartire, perché abbiamo un obiettivo da raggiungere.

Se siamo questi di oggi, sono preoccupato e anche tanto. Secondo me è questione di motivazioni. Non siamo fenomeni, altrimenti giocheremmo tutti in A. Se siamo in questa categoria, è perché abbiamo anche alcune lacune. Ognuno di noi deve concentrarsi su quanto possiede. Solo così si può vincere. Se sbagliamo anche le cose più semplici, però, facciamo fatica e si va poco lontano”.

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