Parchi: dalla Regione 1,4 milioni di euro per quelli del parmense

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Passeggiare nelle foreste della Val Pratica, nel Parco regionale delle Valli del Cedra e del Parma, lungo sentieri più accessibili; dormire nei boschi grazie alla riqualificazione di rifugi pubblici storici in comune di Monchio delle Corti e Corniglio, lungo l’Alta via dei Parchi; valorizzare i sentieri che portano alla scoperta delle sorgenti del Baganza e, più a valle, i percorsi escursionistici, i boschi e le aree umide naturali lungo lo Stirone, nel Parco regionale Stirone e Piacenziano.
Arrivano dalla Regione 5,5 milioni di euro, di cui oltre 1 milione e 420mila al territorio di Parma per 13 progetti, per valorizzare boschi e foreste, la cui superficie in Emilia-Romagna è cresciuta del 20% negli ultimi trent’anni fino a coprire 611 mila ettari, quasi un terzo dell’intero territorio regionale.
L’obiettivo è migliorare l’ambiente e aumentare la possibilità per i cittadini di fruire di spazi verdi che devono diventare sempre più una risorsa anche ricreativa e turistica.
A questo punta il bando della Regione per gli ecosistemi forestali, attivato lo scorso novembre nell’ambito del Programma di sviluppo rurale 2014-2020. 50 i progetti ammessi a contributo sul totale di 88 domande complessivamente presentate; 29 i Consorzi forestali e Enti pubblici (Comuni, Unioni di Comuni, Parchi, Enti di gesti one per i parchi e la biodiversità) che beneficeranno di finanziamenti compresi tra i 50 e i 150 mila euro, a totale copertura dei costi. Gli interventi riguarderanno circa 800 ettari di bosco e 110 km di percorsi escursionistici e relative strutture di accoglienza, sosta e informazione.
“Proteggere e valorizzare i boschi, rendendoli più fruibili e accessibili, è uno degli obiettivi al centro del Piano regionale per la Forestazione che stanzia 80 milioni di euro fino al 2020”, afferma Paola Gazzolo, assessore regionale alle politiche ambientali e della montagna. “Proprio il bosco rappresenta una risorsa per tutta la comunità e per lo sviluppo sostenibile, un elemento su cui puntare contro lo spopolamento dell’Appennino e per accrescerne la capacità di mitigazione e adattamento ai cambiamenti climatici, con azioni capaci di incentivare la presenza delle specie animali e vegetali autoctone e migliorarne l’efficienza ecologica complessiva”.
Le risorse stanziate servono a realizzare interventi di miglioramento dei boschi, percorsi escursionistici e relative strutture, tutelare habitat e boschi di elevato valore ambientale aumentare la resilienza ai cambiamenti climatici, tutelare la biodiversità forestale e conservare gli ambienti caratteristici del paesaggio montano. I lavori dovranno essere avviati entro la fine di settembre 2017 e completati entro il 2018.

Interventi in provincia di Parma
A Bedonia tre interventi per favorire la conservazione e il pregio ambientale degli ecosistemi forestali nei territori di Selvosa-Roveleto (€ 56.837) e di Casalporino-Volpaia (€ 80.575) e di Setterone (€ 110.921).
Tra Berceto e Corniglio sono previsti interventi di valorizzazione delle sorgenti del Baganza (€ 97.087).
A Corniglio sarà migliorata l’efficienza ecologica, la conoscenza e la fruizione dei boschi del Consorzio volontario forestale Val Pratica (€ 95.560) del Consorzio Val Parma (€ 122.301). Inoltre sono previsti interventi per valorizzare l’alta via dei Parchi a Lago Santo (€ 126.418) e Badignana (€ 134.814) oltre a interventi diffusi fino a Monchio delle Corti (€ 107.299).
Anche Monchio delle Corti sarà migliorata l’efficienza ecologica, la conoscenza e la fruizione dei boschi del Consorzio di Val Cedra (€ 134.133). E’ inoltre prevista la realizzazione di strutture per dormire nei boschi della Val Pratica, nel Parco regionale delle Valli del Cedra e del Parma (€ 130.585) e per passeggiare nelle frazioni del Parco Regionale delle Valli del Cedra e del Parma (€ 80.702).
A Salsomaggiore terme ci saranno interventi per il miglioramento forestale e la fruizione pubblica degli ecosistemi nel Parco regionale Stirone e Piacenziano (€ 144.197).

Biodiversità, aree protette e boschi in regione: tutti i numeri
L’Emilia-Romagna è una regione ricca di biodiversità, boschi e aree naturali protette con 2.700 specie di piante, oltre 350 specie di animali vertebrati, 73 tra i 231 habitat di interesse comunitario come la laguna della Sacca di Goro e le Dune di Massenzatica (Fe) o le torbiere, come il lago di Pratignano (Mo).
Il 16% della superficie regionale è coperta da aree naturali protette: il Delta del Po e l’Appennino Tosco-Emiliano (Riserve della biosfera (Mab) Unesco); i parchi nazionali delle Foreste casentinesi, Monte Falterona e Campigna, e dell’Appennino Tosco-Emiliano e quello interregionale del Sasso Simone e Simoncello. Inoltre 14 parchi e 15 riserve regionali; 158 siti della Rete ecologica Natura 2000 e una superficie boschiva che oggi copre 611 mila ettari.
In Emilia-Romagna la fauna di interesse comunitario tutelata nei siti di Rete Natura 2000 è costituta da oltre 200 specie animali, tra cui 80 uccelli.
Tre specie vegetali riconosciute di interesse prioritario per l’Unione europea: la Primula apennina, tipica dell’alto Appennino emiliano; la Salicornia veneta, presente in poche località dal Delta del Po alle Saline di Cervia e la Klasea (Serratula) lycopifolia, asteracea montana recentemente individuata nel piacentino.
Nella fascia della bassa montagna e dell’alta collina si è registrato un incremento del 25% della superficie boscata negli ultimi quarant’anni.

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