In malattia dal Maggiore lavora all’Avis, infermiere condannato a 24mila euro di risarcimento

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Un infortunio nel 2011, poi, ripetute malattie. Durante le quali, assente dal centro prelievi del Maggiore, lavorava all’Avis di Carpi, retribuito dall’associazione.

L’uomo per cinque anni ha svolto il “doppio lavoro” senza avere l’autorizzazione della “casa madre”, l’Ospedale Maggiore, che continuava a retribuirlo, mentre, tra una malattia e l’altra, arrotondava nel comune modenese.

Beccato dai Nas, nel 2014 ha patteggiato 10 mesi di reclusione e trecento euro di multa, nel 2015 è stato licenziato dal Maggiore. Pochi giorni fa, è stato condannato dalla Corte dei Conti a rifondere all’Ospedale 24.284 euro, la Procura aveva chiesto quasi il doppio, ma il tribunale erariale non ha ritenuto che l’assenza dell’uomo abbia causato alcun disservizio.

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