Giovani, professioniste e scaltre, di origine zingara: questo il profilo delle due donne arrestate dai militari dell’Aliquota dei Carabinieri sabato, 28 gennaio.
Intorno alle 14, in via Rezzonico, zona arco di San Lazzaro, le due si sono introdotte con diversi materiali atti allo scasso in un condominio. L’appartamento obiettivo del furto era stato probabilmente studiato in precedenza. In quel momento infatti i proprietari non erano in casa. Le donne hanno forzato la porta con cacciaviti e chiavi inglesi poi sono riuscite a sottrarre in pochi minuti un ingente bottino: 12 orologi, varia bigiotteria, 5 anelli in oro e delle calze bianche. Il tutto per un valore di 4 mila euro.
Il vicino di casa però si è accorto del frastuono ed ha prontamente avvisato il 112. I Carabinieri sono intervenuti sul posto riuscendo a intercettare le ladre mentre tentavano di uscire dal cancelletto del cortile.
Fermate, le donne hanno fornito documenti falsi. Una si è presentata come minorenne vista la pena più leggera prevista per legge. I militari tuttavia non ci sono “cascati” e una volta condotte in caserma hanno attuato l’esame osseo, un rx al polso che ha rilevato che la donna è in realtà maggiorenne. L’altra ragazza è risultata essere in possesso di 5 alias differenti ed incinta.
P.O., di 19 anni, e S.S. di età non precisata ma comunque maggiorenne, entrambe senza fissa dimora, sono state arrestate per furto e possesso di oggetti atti allo scasso, verranno condotte al carcere femminile di Modena in attesa di processo.
